Un brunch per gli zii

Ieri sono venuti a trovarci per una visita lampo mia sorella e suo marito, che abitano in un’altra città.
24 ore da utilizzare nel migliore dei modi e troppo poco tempo per fare tutto quello che volevamo fare. Sapevo dunque che non avrei avuto modo di mettermi in cucina, ma allo stesso tempo ci tenevo ad accoglierli al meglio visto che non potranno essere presenti al primo compleanno del nipotino.

Non restava altro che preparare il giorno prima un po’ di cose da offrire al loro arrivo.

In frigorifero avevo le seguenti cose:
         2 albumi avanzati dagli gnocchi
         1 barattolo di olive aperto
         1 salamone gigante regalato (e chi se lo mangia tutto?)
         delle carote un po’ stagionate
         del brodo
        1 confezione di ricotta aperta
        Un po’ di pasta già condita e avanzata

          Poi in dispensa c’erano:
    del pane raffermo
        1 sacchetto di bignè aperto da un po’
        delle patate a rischio di germoglio

Con queste cose, con l’aggiunta di qualche altro ingrediente, ho preparato un menù per un brunch così composto:

  •  CAKE SALAME E OLIVE
  •  CREMA DI PATATE E CAROTE
  •  BIGNE’ CON CREMA DI FORMAGGIO, CUORI DI CARCIOFO E PISELLI
  •  SFORMATINI DI CAPELLI D’ANGELO CON RICOTTA, POMODORO E BASILICO
  •  FRUTTA BRINATA CON FOGLIE DI MENTA
Cake di salame e olive
300 gr di pane raffermo
150 gr salame (il mio era piccante)
125 gr di olive verdi intere
250 ml di brodo
1 cipolla
10 gr di lievito in polvere per pizze e focacce
farina
olio

Ho spezzato il pane e lasciato ammollare nel brodo.
Nel frattempo ho soffritto una cipolla, dopo averla tagliata finemente.
Ho poi aggiunto all’impasto di pane le olive, il salame tagliato a dadini, la cipolla soffritta 2/3 di una bustina di lievito per focacce (10 gr) e un po’ di farina per rendere l’impasto più sodo. Niente sale: ci pensano già le olive ed il salame.
Ho messo il tutto in uno stampo per plumcake.
Cottura in forno a 180° per 45 min.

Ho pensato di accompagnare il sapore sapido e piccante del cake con quello dolce e delicato di una
crema di patate e carote
400 gr di carote
400 gr di patate
1 cipolla
formaggio grattugiato
olio
Ho rosolato la cipolla stavolta nell’acqua.
Ho grattugiato le carote e le patate con la parte grossolona della grattugia.
Ho aggiunto acqua abbondante e fatto cuocere le verdure fino a raggiungere una consistenza di un purè rustico.
Il tutto condito con un po’ di formaggio grattugiato ed un filo d’olio.


Bignè con crema di formaggio, cuori di carciofo e piselli
12 bignè
200 gr di ricotta
1 yogurt bianco
100 gr di cuori di carciofo surg.
100 gr di piselli surg.
1 spicchio di aglio
erba cipollina
sale
olio


Ho rosolato lo spicchio d’aglio nell’olio e ho aggiunto i cuori di carciofo e i piselli.
Nel frattempo ho lavorato la ricotta ed ho aggiunto lo yogurt e l’erba cipollina.
Ho aggiunto le verdure all’impasto di formaggio. Sale a piacere ed in frigo a riposare.
Ho farcito i bignè poco prima di consumarli. Si è rivelato un insieme molto fresco.

Sformatini di capelli d’angelo con ricotta pomodoro e basilico  
200 gr di pasta già condita con ricotta, pomodoro e basilico
1 uovo
2 albumi
3 cucchiai di formaggio grattugiato
3 cucchiai di pangrattato
½ porro
5 gr di lievito in polvere per pizze e focacce
basilico  
sale
pepe
burro (per imburrare)

Ho spezzettato la pasta (capellini).
Ho sbattuto gli albumi  e l’uovo intero aggiungendo il formaggio grattugiato.
Ho unito le uova ed il formaggio con la pasta, aggiungendo ½ porro tagliato finissimo, il pangrattato, 5 gr di lievito in polvere (1/3 di bustina), il basilico, il sale ed il pepe.
Ho imburrato degli stampini bassi ed ho messo il composto in forno a 180°  per 20 minuti.

Frutta brinata con foglie di menta
Mi piace un sacco l'effetto scenografico che fa, non l'avevo mai fatta. Ho seguito il procedimento per filo e per segno il procedimento, ma esteticamente non è venuta come avrei voluto. Forse perchè l'ho preparata la sera prima e sono passate troppe ore prima di consumarla. Ci riproverò, comunque il sapore della menta ci stava proprio bene!

Lunga vita ai pantaloni di papa'!

Prima che passi troppo tempo e che rischi di perderlo di nuovo, volevo segnalare un progetto veramente geniale che avevo trovato tempo fa in rete.
Si tratta di come trasformare un paio di pantaloni da uomo in pantaloni da bambino, senza scucire niente. C'è anche un tutorial chiarissimo che fa venire voglia di provare a farlo subito.
Andate su questo sito e sarete stupiti da effetti speciali!

Prima o poi mi cimenterò anch'io, anche se si tratta per me di un campo sconosciuto; diciamo che non ho mai osato più dell'orlo dei pantaloni!

Complimenti e grazie a questa mamma australiana, che ha avuto questo lampo di genio.

“Ridi ridi che mamma ha fatto gli gnocchi!”

Chissà perché questo detto si usa per chi ride senza motivo… fatto sta che ad Alessio la nuova pappa è piaciuta molto ed è tornato ad esprimere il suo compiacimento!
Se c’è una cosa per cui, fino a poco tempo fa, non mi ha fatto mai disperare, a parte il sonno, è proprio il mangiare. Ha dimostrato subito di essere una buona forchetta sin dalla prima sua pappa. Buon sangue non mente!

Da un po’ di tempo a questa parte però le sue manifestazioni di apprezzamento verso il cibo stanno andando sempre più scemando, nonostante mi premuri di fargli assaggiare pian piano nuovi ingredienti.
Allora mi sono detta: perchè non diamo una “botta di vita” alla solita pappa?

Di solito per praticità preparo periodicamente del passato di verdure fresche miste, lo metto nei vasetti degli omogenizzati (da 80 gr) e lo congelo, per usarlo come base delle pappe.

Ho preso quindi 1 vasetto a base di verdure verdi ed 1 a base di verdure arancioni (che però hanno colorato poco) e li ho usati come ingredienti per fare degli gnocchetti di patate bicolori che ho poi condito con della crema di nasello.
Tenete conto che i miei passati sono concentratissimi, quindi l’apporto di acqua limitato non ha influito più di tanto nel dosaggio dei vari ingredienti dell’impasto.

Questa può essere anche una buona ricetta di ricicloverdurenelfrigo!



Ecco le dosi (x 4/5 pasti da bimbo):
Gnocchetti bicolore con crema di nasello
Impasto
900 gr patate
80 gr passato verdure verdi (concentrato)
80 gr passato verdure arancioni (concentrato)
250 gr farina
2 tuorli
noce moscata
sale

Si cuociono le patate, si pelano e si riducono in purea.
Si aggiunge la farina, i tuorli (non ho usato l’uovo intero perché ancora per Alessio è un po’ presto per mangiare anche l’albume), poco sale e noce moscata e si impasta.
Si divide l’impasto in due ciotole alle quali si aggiungono rispettivamente i due tipi di passato di verdura.
Si fanno dei cilindretti, si tagliano i piccoli pezzetti e si tuffano nell’acqua bollente.
Quando vengono a galla si scolano con la schiumarola.

Per il condimento (le dosi sono soggettive) ho usato:
porri
cuori di nasello
latte
burro (poco)
formaggio grattugiato (poco)

L’esperimento è andato bene…
Ma alla fine della pappa, Alessio ed il nasello erano diventati un tutt’uno… quindi ho dovuto mettere entrambi in vasca a fare un bel bagnetto!!! ;-)

Mizuno wave rider 14 + Chicco primi passi

Queste sono le New Entries di casa... Ci volevano proprio!


Io ho così mandato in pensione le wave rider 13 e Alessio adesso può cominciare a camminare sul serio.

In entrambi i casi sono stati i piedi a scegliere!
Per quanto mi riguarda, i miei piedi sono ormai affezionati da anni alle Mizuno. A volte per curiosità faccio provare loro altre scarpe per correre, ma tornano sempre a scegliere le stesse anche se in versioni rinnovate.

E' incredibile come con i km si "scarichino" le scarpe per correre. Anni fa quando non ne sapevo niente, mi sarebbe sembrata una esagerazione cambiare una scarpa che esteticamente sembra ancora in buone condizioni. Ma quando una scarpa per correre non ammortizza più, non c'è niente da fare, è tutto un altro mondo! E' la stessa cosa di cambiare le gomme all'automobile; così come se non cambi le gomme, diminuiscono le prestazioni ed è possibile perdere il controllo dell'auto, se non cambi le scarpe si può andare incontro ad infiammazioni, lesioni e chi più ne ha ne metta.

Per la cronaca, una scarpa di tipo A3 può durare al massimo 800 km. Un articolo veramente esaustivo sulle scarpe da running è questo.

Le nuove wave rider 14 sono fantastiche, hanno solo la pecca di essere sempre rosa... Ma le fanno sempre così?

Per quanto riguarda Alessio, si è vista subito la differenza. La scelta è stata azzeccata! Con le nuove scarpine, ha il passo molto più sicuro e credo che da un giorno all'altro cammini completamente da solo senza nessuno appoggio.
Ho letto comunque che a casa conviene tenere il bambino senza costrizioni, per permettere all'arco del piede di formarsi completamente (vedi questo articolo). Quindi ancora calzine antiscivolo a tutta birra!

Aggiornamento corsa

Da pochissimo ho ripreso a correre e mi sento decisamente molto meglio!
Dopo la gravidanza pensavo e avrei sperato di riprendere prima, ma non avevo messo in conto quanto il ciclo sonno-veglia dei bambini piccoli possa essere delicato... e con mesi e mesi di nottate passate senza dormire, proprio non ce la facevo.
Adesso con il sonno va un po' meglio, non dico che la cosa si sia sistemata ma non c'è paragone rispetto a prima!

Per quanto riguarda me, cerco di andare a correre almeno 3 volte a settimana compatibilmente con i vari inpegni e le varie influenze... purtroppo ho avuto uno stop di circa 15 gg. proprio a causa di un'influenza latente di cui ancora ho i postumi.

Anche se sotto sotto, come indole e come tempra, spesso ho accarezzato il sogno diventare una maratoneta, mi sono dovuta per forza di cose rassegnare a non avere altre velleità oltre a quella di stare meglio e di divertirmi correndo.
E non sono scuse, credetemi!

. Con la schiena che mi ritrovo, non posso esagerare. L'ultima visita specialistica che ho fatto da un osteopata ha decretato definitivamente che se aumento la frequenza degli allenamenti e i km, sono soggetta a soffrire periodicamente di lombosciatalgie, pubalgie e simili. Lo sapevo, me lo immaginavo ma è stato comunque un colpo al cuore!

. Con tutta la buona volontà che uno può avere, una frequenza alta di allenamenti (tutti i gg.) non è obiettivamente compatibile con i tanti impegni e la famiglia.
Detto questo, ciò non vuol dire che non mi ponga degli obiettivi.
Il prossimo è il 27 marzo con la Stramilano 2011.

21,097 km che correrò con Alessio nel passeggino.
E' un impegno notevole già senza passeggino e a maggior ragione considerando il mediocre allenamento che riuscirò ad avere. Ma tutto sommato, non avendo velleità di fare "il tempo", la prenderò come un gioco e so già che nonostante la fatica mi divertirò un sacco!

L'avevo già corsa nel 2009, ma volete mettere la soddisfazione quest'anno di portare al traguardo anche Alessio???

E se poi volete sapere com'è andata a finire, andate a vedere questo post!

Esercizi di stile per S. Valentino

Non abbiamo mai festeggiato S. Valentino nel senso classico della parola.
Va bene per chi è in coppia da poco, ma per chi sta insieme da una vita secondo me risulta un po' forzato, dal momento che ci sono tante occasioni per dimostrare giornalmente e soprattutto con i fatti quello che si prova. Ma a S. Valentino devo dire che mi sono sempre impegnata un po’ di più a preparare la cena.

Stavolta è andata meglio del solito…

Mi sentivo particolarmente ispirata. Non è che abbia fatto chissà cosa di difficoltoso dal punto di vista delle ricette, ma ho voluto curare particolarmente la presentazione e la composizione dei piatti.


Per questo piatto ho composto una rete, tagliando a striscioline dei filetti di branzino e saltandola in padella semplicemente con uno spicchio d’aglio per circa 1 minuto x parte.
Poi ho saltato sempre con uno spicchio d’aglio le cozze e le mazzancolle, mentre preparavo il riso venere al vapore.
Infine ho finito la cottura del riso, per insaporirlo, nella padella dove avevo fatto il pesce aggiungendo un po’ di acqua di cottura. Alla fine ho condito il riso con un po' di salsa di soia. Non ho utilizzato sale in tutto il piatto, visto che c'erano le cozze.

E voilà, il piatto è pronto.

Con il piatto del dolce mi sono veramente sbizzarrita.
Si tratta di un vero e proprio esercizio di stile. Magari avrei potuto fare meno cose ed il piatto sarebbe stato più sobrio, ma diciamo che mi volevo divertire…

Ho fatto un tortino morbido di patate e cioccolato, dal quale con delle formine ho estratto 2 porzioni, poi ho preparato una composta di frutti di bosco e fragole, ho decorato le fragole con cioccolato bianco e fondente ed ho fatto delle decorazioni di caramello.

Vi posto la ricetta del dolce, dandovi le dosi della ricetta originale. Io le ho ridotte della metà.



Torta morbida di patate e cioccolato
200 gr di patate
100 gr di burro
50 gr di granella di pistacchio
150 gr di zucchero a velo vanigliato
200 gr di cioccolato fondente al 50%
4 uova

Si lavora il burro con lo zucchero a velo. Si aggiunge la patata schiacciata, la granella di pistacchio, le uova e il cioccolato sciolto precedentemente a bagnomaria.
Si mette in forno a 180° per circa 20 min.

Apriamo i cassetti?

Tante idee mi frullano nella testa in questo periodo, ma è necessario mettere un po’ di ordine, anche perché non ho ancora detto di cosa si parlerà in questo blog.
Questo è un blog di passioni, di idee, di pensieri, di attività e di cose quotidiane.
Un po’ troppo???

Beh, procediamo pian piano e vediamo quali sono le prossime scadenze a breve termine:

 S. Valentino
Carnevale
1° Compleanno di Alessio
Stramilano 2011

"… Nessun fiume è grande e ricco di per sé, ma è il fatto di ricevere e convogliare in sé tanti affluenti a renderlo tale." (Friedrich W. Nietzsche)

Panettone dimenticato o riciclato?

No, non mi sono sbagliata... Allora perchè parlo di panettone a febbraio che fra poco ci saranno in giro le colombe se non ci sono già?

Beh, non è che quest'anno siamo stati particolarmente virtuosi in famiglia. In realtà di panettoni se ne sono visti parecchi! Ma volevamo per la prima volta seguire la tradizione meneghina di conservare il panettone e mangiarlo il 3 di febbraio per S. Biagio.
(Per sapere le origini di questa strana usanza, andando su internet vi toglierete subito la curiosità).

Fatto sta che, passato S. Biagio, il panettone stava ancora lì.

Allora ho deciso di farci il dolce per la domenica, provando una ricetta semplicissima ma di effetto ideata da mia madre, che vi posto.

Questi sono gli ingredienti per una teglia quadrata di 24x24 cm

Panettone caramellato con mele e arance
600 gr di panettone
2 grosse mele
6/7 arance
cannella
caramello
liquore (facoltativo)

Si tagliano le fette di panettone in maniera abbastanza regolare e si dispongono sulla teglia, facendo il primo strato. Si irrora lo stato con il succo di 3 arance e se si vuole con un po' di liquore (agli agrumi andrebbe benissimo!). Si continua con uno strato di mele. Si spolvera di cannella.
Si fa un altro strato di panettone, irrorato con il succo delle altre 3 arance, e si ricopre il tutto con l'ultimo strato di mele.
Si inforna per circa 30 min a 180°.
Quando si raffredda si mette su un bel po' di caramello, fatto a secco (la cosa più difficile da fare di questa ricetta, ma qui trovate il link su come farlo)
Poi si mette in frigo e si mangia l'indomani.

Anzi, più riposa e più buono diventa!


Se ben irrorato, si compatteranno gli strati e si perderà la percezione che il panettone è l'ingrediente principale. Inoltre il croccante del caramello contrasterà con il morbido e l'umido della pasta e delle mele.

Mi presento

Benvenuti da queste parti! Questa sono io.


E’ da tempo che sentivo il bisogno di aprire questo blog e finalmente dopo tanta titubanza, mi sono decisa.

Le ragioni di questa esigenza sono fondamentalmente due:
mi piace mettere alla prova me stessa e sperimentare sempre cose nuove,
ho tante passioni, molte delle quali giacciono da tempo rinchiuse nei cassetti e, proprio adesso che sono diventata mamma, mi è venuta voglia di tirarle fuori.
Ma perché proprio adesso? I bambini piccoli, si sa, assorbono tanto tempo. Ce la farò a tenere fede a questo impegno?

Beh, si tratta di una sfida con me stessa e non mi tiro indietro facilmente. Magari non sarò tanto assidua e scriverò solo quando avrò qualcosa da dire. Vedremo…

L’importante è che con l’essere diventata mamma ho anche riscoperto la curiosità, la creatività e la voglia di sorprendermi.

Il motivo di questa concomitanza me lo sono spiegato leggendo alcuni aforismi sulla creatività che ho trovato e che riporto.

"Se volete essere creativi, rimanete in parte bambini, con la creatività e la fantasia che contraddistingue i bambini prima che siano deformati dalla società degli adulti". (Jean Piaget)
"La creatività è in ciascuno di noi. Per meglio dire era in ciascuno di noi, quando eravamo piccoli. Nei bambini la creatività è un elemento universale. Fra gli adulti è pressoché inesistente. Il grande problema è di riuscire a sapere che cos’è accaduto di quest’immensa, universale risorsa umana, un problema attuale, che costituisce l’oggetto della nostra ricerca." (Harold Anderson)
"La creatività consiste nel mantenere nel corso della vita qualcosa che appartiene all'esperienza infantile: la capacità di creare e ricreare il mondo. È l' onnipotenza del pensiero propria dell'età infantile." (Donald W.Winnicott)
"Ogni bambino che nasce è in qualche misura un genio, così come un genio resta in qualche modo un bambino." (Arthur Schopenhauer)
"Devi tenere vivo il bambino che è in te: senza di lui non si può creare." (Joni Mitchell)

Che ne pensate? Non trovate che tutto ciò sia stra-vero?
E allora vediamo cosa succede…
L’avventura può iniziare. Seguitemi!

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