Riflessioni...

riciclo creativo

Sono dell'idea che se non si hanno figli non ci sia niente di male a "fregarsene bellamente" di qualche ricorrenza, se solo non si ha voglia di festeggiare! Credo possa succedere a tutti di "essere un po' orsi" ogni tanto...
Ma con i bimbi in casa, la storia cambia ed allora rispettare le ricorrenze diventa un dovere che spesso si può trasformare anche in un piacere. Penso che ciò sia fortemente istruttivo e che possa servire a scandire meglio il tempo che passa, ad acquistare un senso di identità e di appartenenza, ad apprezzare l'impegno in qualcosa ed il risultato che ne deriva.

La prossima ricorrenza è la Festa della Mamma.
Il mio bimbo è ancora troppo piccolo per fare qualche lavoretto o aiutarmi, così sto pensando di fare io qualcosa per l'occasione, qualcosa che riguardi soprattutto lui direttamente. Allo stesso tempo mi sto "intrippando" con la storia del "riciclo creativo", ideale per me in questo momento che ho bisogno di fare spazio in casa.
Così sta nascendo in testa l'idea di regalarci po' di colore, utilizzando quello che si ha già in casa e che andrebbe molto probabilmente buttato.
Per adesso sono sbocciati tanti fiori di carta colorata ritagliati dalle riviste.
Vedremo in seguito... La mamma sta aguzzando l'ingegno!!!

Focaccine ripiene di (avanzi di) pasta

Eccomi nuovamente dopo la pausa pasquale, a dire il vero un po' pesantina per noi!
Comunque sto già pensando a nuove idee ed a quali sono le prossime scadenze. Forse farò il punto della situazione prossimamente in qualche post.
Per adesso vi lascio una "ricetta di riciclo" che secondo me fa sempre comodo!
Si tratta di una ricetta di facile e veloce esecuzione che può anche servire per uno sfizioso antipasto.


Focaccine di pasta pomodoro basilico e pancetta affumicata (x 3 focaccine)
125 gr farina 0
1/4 panetto lievito di birra
acqua
olio
sale

75 gr circa pasta già condita con pomodoro e basilico
formaggio grattugiato
100 gr pancetta affumicata a cubetti
peperoncino
1 tuorlo

Ho fatto la pasta della pizza così e l'ho spianata molto finemente con il mattarello.
Ho poi oleato degli stampini bassi e tondi ed ho messo lo strato di pasta della pizza facendone uscire il bordo dallo stampo.
Per ogni stampo ho messo dentro 25 gr circa di pasta già condita, un cucchiaino di formaggio grattugiato, circa 30 gr di pancetta affumicata ed un pizzico di peperoncino.
Ho richiuso con un altro strato fine di pasta ed ho ripiegato all'interno i bordi come in foto.
Infine ho spennellato le focaccine con del tuorlo di uovo sbattuto, bucherellando lievemente con una forchetta la pasta. In forno a 200° per circa 20 min.

Decorazioni pasquali "low cost" (spiegazione)

Siccome nella vita non si può mai sapere, se tante volte dovesse capitarvi di rimanere con degli scarti di carta di riso... ecco come potreste utilizzarli! ;-)


fiori di carta di riso

Sul web ci sono dei tutorial bellissimi, ma come ho detto in precedenza insegnano tutti a fare dei fiori partendo da fogli interi di carta.
Io invece, come potete vedere dalla foto, avevo a disposizione una montagna di ritagli da utilizzare.

Ho deciso di ricavarne due tipi di fiori.
Il primo fatto con ritagli di carta di forme più regolari ed il secondo utilizzando gli scarti degli scarti. Il primo fiore è venuto infatti più compatto, mentre il secondo con i petali più sfrangiati.
fiori di carta di riso
fiori da carta di riso
 Ecco quale è stato il processo seguito per fare il primo tipo di fiore, che ho usato per il centrotavola ed i segnaposto.

  1. Da un ritaglio più grande ho ricavato una forma più regolare
  2. Ho preso tra l'indice ed il pollice la parte centrale del pezzetto di carta ed ho cominciato a ruotare fino a formare un piccolo gambo.
  3. Ho messo una goccia di colla vinilica nel gambo che ho allungato con una piccola striscia di carta.
  4. Con lo stesso sistema ed un altro po' di colla ho poi messo insieme 3 o 4 piccoli fiori, fino a formarne 1 più grande.
  5. Con la forbice ho infine regolato le dimensioni e l'aspetto del fiore finale, rendendolo più compatto ed arrotondato.
riciclo scarti di carta di riso
           
 Il secondo tipo di fiore, dai petali più sfrangiati perchè fatto con i ritagli più irregolari che mi erano rimasti, l'ho usato per la decorazione delle sedie.

  1. Ho ricavato la corolla iniziale allo stesso modo di prima.
  2. Ho poi continuato ad inserire il gambo della corolla nelle varie strisce di carta attraverso un foro.
  3. Ho terminato l'operazione allungando il gambo del fiore con della colla e della carta (vedi passaggio 3 dell'altro tipo di fiore).      
          
Ma ecco l'occorrente per il centrotavola:
  • 1 ciotola quadrata bassa
  • 3 uova, che ho svuotato così
  • rami di "Tillantia", per fare il nido
  • gesso acrilico, per dare un effetto più materico alle uova dopo averle svuotate
  • 1 pennello
  • 1 piccola forbice, per rompere i gusci superiormente e mettere dentro i fiori
  • foglie  di "Chlorophitum", il volgare "nastrino"


                
Per segnaposto ho utilizzato:
  • vasetti degli omogeneizzati
  • foglie di "Chlorophitum"
  • colla a caldo, per attaccare le foglie al vetro


Mentre per la decorazione delle sedie è servito:
  • nastrini di raso verdi
  • spille da balia (per attaccare il fiore ed il nastrino al tessuto)


TANTI AUGURI DI BUONA PASQUA A TUTTI!!!

Decorazioni pasquali "low cost"

Sono veramente soddisfatta! La missione "riciclo scarti del lampadario" compiuta, che avete visto nei post precedenti, qui e qui! Senza spendere quasi niente, adesso ho il centrotavola, i segnaposto e la decorazione per le sedie per la tavola di Pasqua.

fiori di carta di riso

carta di riso
fiori di carta di riso

Perdonatemi ma per ora vado di frettissima e vi faccio vedere solo come sono venuti. La spiegazione di cosa c'è voluto e di come ho fatto, anche se è tutto molto semplice, è rimandata al prossimo post.
Che ne pensate? Carina vero?
A presto!

Torta con crema (di foglie) di carciofi e pancetta affumicata

Se c'è una cosa che odio è gettare il cibo. In cucina non si butta mai niente! Anzi da sempre trovo estremamente interessante, divertente e gratificante cucinare con gli avanzi.
L'altro giorno per esempio mi andava mangiare un bel risotto fatto con i cuori di carciofo e gamberetti. E le foglie, perchè buttarle? Si, ma cosa farci?
Ecco cosa ne è venuto fuori! Una invitante torta salata, semplicissima da fare.



Torta con crema (di foglie) di carciofi e pancetta affumicata (x uno stampo da 16 cm)
(Impasto)
125 gr di farina 0
1/4 di panetto di lievito di birra
acqua
olio
sale

(Ripieno)
foglie di 4 carciofi
250 gr ricotta
100 gr pancetta affumicata a cubetti
2 uova + 1 tuorlo
1 cucchiaio formaggio grattugiato
erba cipollina
noce moscata
pan grattato
sale
pepe

(Decorazione)
radicchio

Ho fatto la pasta della pizza, mettendo sulla spianatoia la farina a fontana e formando un buco al centro, dove ho versato dell'acqua tiepida, ho sbriciolato il pezzo di panetto di lievito ed ho aggiunto il sale e l'olio. Ho impastato il composto fino a raggiungere una consistenza morbida elastica, eventualmente aggiungendo se necessario un po' di farina. Ho messo l'impasto in una ciotola capiente coprendolo con un canovaccio ed una coperta, facendo una croce centralmente ed ho fatto lievitare per circa 2 ore.
Intanto ho cotto al vapore le foglie di carciofo fino a farle diventare morbide. Poi le ho passate con il passaverdure, eliminando così tutta la parte fibrosa. Ho lavorato a parte la ricotta ed il formaggio grattugiato con abbondante erba cipollina, aggiungendo poi i cubetti di pancetta affumicata, la noca moscata, il pepe ed il sale ed ho unito il composto al passato di foglie di carciofo.
In una terrina a parte ho poi sbattuto 2 uova, unendole infine al composto di verdure e formaggio.
Ho spianato la pasta della pizza rendendola molto fine e l'ho messa in uno stampo apribile foderato con della carta forno in maniera che sbordi al di fuori dello stampo. Ho spolverato la base della pasta con del pan grattato ed ho incorporato il ripieno. Ho poi ripiegato i bordi della pasta verso l'interno ed ho messo la torta in forno già caldo a 180° per 60 minuti.
7-8 minuti prima della fine della cottura, ho tolto la torta dal forno, ho aperto lo stampo ed ho spennellato tutta la pasta con il rosso d'uovo sbattuto. Ho rimesso tutto in forno ed ho terminato la cottura.
Quando la torta si è intiepidita, l'ho poi guarnita con delle foglie di radicchio tutto attorno al bordo.

Evoluzione del fiore (con scarti) di carta e proposta indecente per sole donne!!!

I fiori di carta di riso di cui parlavo nel post precedente stanno pian piano prendendo forma.
Hanno un aspetto delicato, quasi impalpabile. Mi piacciono.


La carta di riso è un materiale estremamente duttile e con mio stupore facilmente plasmabile, visto che fino ad ora la conoscevo solo visivamente e non avevo mai provato ad usarla. Riesce a dare l'effetto di un tessuto leggero e vaporoso e prende le pieghe che le si danno. Quindi l'esperimento "fiori di Pasqua" procede e mi sa che ho trovato la tecnica giusta per usare tutti gli scarti che mi sono rimasti del restyling del lampadario!

Basta solo dare un'occhiata sul web e scoprirete un mondo dei fiori di carta. Ce n'è veramente di tutti i tipi, di tutte le forme e per tutti i gusti e ci sono mille modi per farli. Ma il mio problema è che ho a disposizione dei ritagli irregolari di carta di varie dimensioni, che quindi sto assemblando insieme con qualche goccia di colla vinilica che asciugando diventa trasparente.
Adesso devo per forza donare, anche se idealmente, un fiore a tutte le donne! Buona festa a tutte noi! E colgo l'occasione anche per farvi una proposta (indecente?)....
Iscrivetevi alla tappa di Milano dell'AVON RUNNING del 8 maggio!
Si può scegliere se fare la corsa non competitiva a ritmo libero (anche camminando) di 5 km oppure quella competitiva di 10 km, se si è più allenate. Andate a guardare qui. Potrebbe essere una bella occasione per conoscerci tra blogger e non!
Intanto vi dico subito che il mio intento di iniziare a svolgere degli allenamenti con più metodo sta andando periodicamente a farsi benedire, dato che Alessio ha ricominciato a non dormire la notte. Sarà la primavera.... Quindi visto che più che in forma sono più "spompata" di prima, non credo quel giorno di fare chissà quale prestazione.
L'IMPORTANTE E' SEMPRE DIVERTIRSI!!!
Pensateci!

Una perla di saggezza imparando a fare fiori di carta!

Più passano gli anni e più mi convinco che "da cosa nasce cosa"... Ormai cerco di programmare il meno possibile, tanto le cose vanno sempre come devono andare! Meglio sarebbe dire che cerco di pormi sempre degli obiettivi ma senza fantasticare troppo su quale sarà il risultato finale. Nel frattempo io vado avanti e faccio del mio meglio a fare andare tutto bene, senza aspettarmi però o sperare di raggiungere chissà che cosa e soprattutto cercando di godermi il "percorso".

Continuo a sperimentare e a sperimentarmi come persona, donna, moglie, come mamma senza più la paura di sbagliare che avevo prima. Non si può eccellere in tutto, ma la paura di sbagliare non fa altro che frenare e precludere il possibile risultato positivo. Quindi perchè non mettersi in gioco e provare?

Chissà se per esempio questo mio voler sperimentare la creatività e voler ritrovare la manualità che avevo messo nel cassetto non possa servire ad Alessio quando crescerà? Il mio compito è quello di offrirgli quante più alternative possibile oltre a comunicargli l'amore per lo sport, poi sarà lui a scegliere.Intanto che aspetto che cresca un pochino per fare sempre più cose insieme, io mi alleno visto che sono un po' arrugginita in molte cose, tanto a migliorare c'è sempre tempo!

riciclo creativo

Per il momento se "da cosa nasce cosa", sto provando a fare dei fiori di carta con i rimasugli di carta del restyling del lampadario, che avete già visto. Vi ricordate?


Non so ancora cosa ne verrà fuori, magari qualche addobbo per Pasqua. Chissà...

Io ci provo! Se verrà fuori qualcosa di carino, lo condividerò volentieri!


Cheesecake alla mela verde e zenzero

Che voglia di novità che c'è nell'aria... Voglia di cambiamento, di rinnovamento, voglia di freschezza.
Ci siamo appena lasciati l'inverno alle spalle e con l'assaggio di temperature estive di questi ultimi giorni, ci siamo già immaginati tutti in vacanza!
I mesi di aprile e maggio mi sono sempre piaciuti, proprio perchè sono sinonimo di novità e di svecchiamento, anche se la variabilità climatica e l'aria inebriante della primavera fanno sempre uno strano effetto... si diventa smemorati, distratti, svogliati, si concretizza poco e ci si arrabbia per questo! Ecco come mi sento io adesso. Per fortuna che, chi più chi meno, tutti soffriamo degli effetti della primavera e che passato il primo periodo di assestamento, si ritorna in noi!
Un cosa è certa però, i gusti a tavola sono già cambiati. Arrivederci piatti fumanti, da ora in poi largo spazio a cose più fresche!
E' così che mi è venuta voglia di cheesecake, uno dei miei dolci estivi preferiti anche se ancora non è tempo.
Nella mia versione si tratta di un cheesecake senza cottura, dove ho pensato di abbinare il gusto rinfrescante della mela verde con quello stimolante dello zenzero.
Ecco qui cosa ne è venuto fuori!


Cheesecake alla mela verde e zenzero (x uno stampo da 20 cm)
Base
150 gr biscotti integrali
70 gr burro fuso

Crema
200 gr Philadelphia
150 gr ricotta
150 gr panna da montare
1 yogurt alla mela verde
100 gr zucchero a velo vanigliato
zenzero in polvere*
2 fogli di colla di pesce

Topping
1 bustina di torta gel
150 ml centrifugato di una mela verde (o di succo di mela già pronto)
100 ml acqua
100 gr zucchero
una puntina di colorante alimentare in pasta

Decorazione
fettine di mela verde
zenzero candito a cubetti

*le dosi dello zenzero sono ovviamente soggettive. Io ne ho messo abbastanza proprio per far sentire il suo aroma ed un leggero pizzicorio. L'assaggio è d'obbligo per regolarsi! Fate conto però che quando il dolce si raffredderà il gusto dello zenzero si sentirà di meno.

Ho rivestito lo stampo apribile con della pellicola. Ho sbriciolato i biscotti e li ho mischiati al burro fuso, compattando il tutto nello stampo, che ho messo subito in frigo.
Ho messo i fogli di colla di pesce ad ammorbidire nell'acqua.
In una ciotola ho lavorato il philadelphia, la ricotta e lo yogurt con lo zucchero e lo zenzero in polvere. Mentre in una terrina a parte ho semimontato la panna, che ho poi incorporato a poco a poco agli altri formaggi. Infine ho aggiunto al composto la colla di pesce, fatta sciogliere sul fuoco con pochissimo latte.
Ho versato la crema sulla base di biscotti ed ho messo in frigo per circa 3 ore.
Trascorso questo tempo ho preparato la gelatina da mettere sopra il cheesecake, mescolando la bustina di torta gel con il succo di mela, l'acqua e lo zucchero portando ad ebollizione secondo istruzioni della busta ed aggiungendo giusto una puntina di colorante alimentare per ricordare di più la mela verde. Ho poi versato la gelatina sulla torta ed ho messo tutto stavolta in frezeer per circa 1 ora.
Alla fine ho tirato fuori il cheesecake dal freezer una ventina di minuti prima di servire, ma il giorno dopo è ancora più buono!!!

Piccola nota simpatica: la torta è reduce da un salvataggio fortunoso... Alessio, che si aggirava nei paraggi tutto divertito mentre la fotografavo, ha pensato bene di tirarsi appresso la tovaglia con tutta la torta! L'HO PRESA LETTERALMENTE AL VOLO!!!

Con questa torta "fortunella" partecipo al contest di Federica  "zzzZzzz…zenzer(i)AMO?

e a quello di Morena "Dolcemente… Mela-mangio!" di  http://morenaincucina.blogspot.com/

Lampadario "new style" con calze a rete e carta di riso

Ohhhhhhhh, finalmente l'ho finito... E' stato un lavoro certosino ma alla fine sono piuttosto soddisfatta dell'effetto! 
Che ne dite del restyling del mio lampadario?

carta di riso

carta di riso

carta di riso

carta di riso

L'idea iniziale era quella di fare un'installazione temporanea in occasione di S. Valentino (fatevi il conto di quanto tempo è passato!), ma poi rendendomi conto di quanto tempo ci volesse per finirlo, avevo lasciato in sospeso la cosa riuscendo a finire solo una delle tre lampade del mio lampadario.
Siccome però non sopporto di iniziare una cosa senza finirla, qualsiasi essa sia, mi sono messa di impegno in questi giorni e ce l'ho fatta a terminarlo.

E adesso con tutta la pazienza che c'è voluta mi sa che me lo tengo così per un bel po', almeno finchè non mi stufo e mi viene in mente una altra idea! Tanto per smontare il tutto ci impiego 2 minuti, si tratta semplicemente di togliere il vestito ed il lampadario ritorna "basic" come prima.
E poi volete mettere la soddisfazione, visto che con meno di 10 euro ho adesso in salone un lampadario che arreda molto e che fa una luce molto calda? 
Non sono sicura che le foto gli rendano giustizia, ma provate ad immaginare.

Ecco l'occorrente:
- fogli di carta di riso
- calze a rete color carne (riciclate)
- formina per biscotti a cuore
- matita
- forbicina
- nastro adesivo invisibile
carta di riso

Ed ecco come ho fatto:
  1. Con la formina per biscotti ho disegnato dei cuori sui fogli di riso ripiegati in maniera che con un solo ritaglio riuscivo ad ottenere 8 cuori (in tutto nel mio caso saranno stati 200 x ogni lampada).
  2. Ho tagliato le calze a rete ed ho rivestito le 3 lampade.
  3. Ho iniziato ad applicare con il nastro adesivo invisibile i cuori a partire dalla parte inferiore della lampada e proseguendo verso l'alto.

Il gioco sta tutto nell'applicazione di questi cuori/foglie, che poi nella quantità devono dare l'effetto di una cascata di di leggeri petali. Il tutto deve risultare un finto ordine casuale, con un effetto estremamente naturale. Infatti, oltre a sfalzare la posizione dei cuori/petali ad ogni fila, occorre ogni tanto ripiegarli come se fossero sgualciti dal vento.

A spiegarlo sembra difficile, ma a farlo molto meno solo se si ha molta molta pazienza!

Foto della corsa, aspettando la Milano City Marathon

Solo un breve passaggio per mettere l'unica foto decente in corsa che ho trovato al 19° km e quella dell'arrivo intervistata dal cronista (dove appaio sul distrutto andante!).
Che peccato! La prossima volta mi organizzerò meglio ed incaricherò qualcuno.



Comunque adesso è tempo di pensare avanti.
E' stato un bel gioco ma diciamo che è servito da test per capire se mi sono rimessa "in corsa" in tutti i sensi. La resistenza ce l'ho nuovamente, ma so bene di essere lontana anni luce da una forma ottimale. Quel giorno non ho spinto l'accelleratore per essere sicura di riuscire a finire la corsa e soprattutto per non perdere la lucidità, visto che avevo un bambino da tener d'occhio, ma adesso è arrivato il momento di pensare a svolgere qualche esercizio apposito per sveltire la "tartaruga" che è in me, ma che va piano e va lontano!
Dunque dalla prossima settimana se tutto va bene inizierò a seguire qualche tabella ed a fare le cose in maniera più metodica.

Nel frattempo a distanza di sole 2 settimane dalla mezza maratona si svolgerà un'altra bella festa domenica prossima, la Milano City Marathon compresa quest'anno anche di maratona a staffetta.
Speriamo che non faccia il caldo di questi giorni...
Un grossissimo in bocca al lupo e a tutti i partecipanti!
Noi sicuramente faremo un tifo sfegatato!!!

AGGIORNAMENTO:
Mi è arrivata anche quest'altra foto dell'arrivo. Mi sembra la più carina!


Medaglioni di polenta con crema di topinambur e gamberi

Finalmente li ho cucinati, questi sconosciuti... Era da un po' che mi facevano la corte al supermercato, urlandomi "prendici, dai!" ma non sapevo nè che sapore avessero nè come si cucinassero! 
L'arcano è stato svelato qualche settimana fa, quando è capitato di andare in un ristorante vegetariano e li ho presi. Il sapore mi è piaciuto molto e persino Alessio, che quella sera aveva già cenato a casa, si voluto gustare anche lui questa novità.

Per chi non li avesse ancora provati, si tratta di un tubero dalla consistenza simile alla patata e con un forte sapore di carciofo.
Io ho un po' personalizzato il piatto che avevo mangiato aggiungendo i gamberi ed ancora qualche ingrediente in più, rispetto a quel che avevo mangiato al ristorante.



Medaglioni di polenta con crema di topinambur e gamberi (x 4 persone)
250 gr di polenta istantanea
1 litro d'acqua
1/2 cipolla
1 spicchio d'aglio
500 gr di topinambur
latte
8 gamberi sgusciati
erba cipollina
insalata iceberg
sale pepe
noce moscata
olio extra vergine
crema di aceto balsamico

Ho scaldato l'acqua ed ho versato a pioggia la farina di polenta e l'ho fatta cuocere, mescolandola per circa 8 minuti come da istruzioni sulla busta.
Ho versato la polenta in un teglia spianandola con un cucchiaio di legno per uniformarne lo spessore.
Nel frattempo che la polenta si è raffreddata, ho rosolato la cipolla e l'aglio con un po' d'olio.
Ho sbucciato i tobinambur, li ho tagliati finemente con una mandolina e li ho messi in padella. Ho alzato la fiamma e li ho mescolati. Quando hanno perso un po' di umido, ho aggiunto dell'acqua, ho abbassato la fiamma e messo il coperchio e fatto cuocere fino a farli diventare morbidi. A fine cottura li ho regolati di sale, pepe e noce moscata. Ho poi passato tutto il composto con mixer ammorbidendolo con un un po' di latte.
Dalla polenta ormai raffredata, ho ricavato con delle formine dei medaglioni di circa 1.5 cm che ho messo sulla piastra calda finchè non abbiano fatto la crosticina da entrambi i lati.
Intanto ho messo ammollo nell'acqua calda i gamberi per non più di 1 minuto.
Ho poi preso un piatto che ho guarnito con un letto di insalata iceberg tagliata a striscioline, condita con olio e crema di aceto balsamico. Ho sistemato i medaglioni di polenta, con al di sopra la crema di topinambur, l'erba cipollina e i gamberi.

Noi li abbiamo mangiati come piatto unico, ma nulla vieta di farne un ottimo antipasto variando le dimensioni dei medaglioni.
Davvero un insieme sfizioso!!!
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