Fusilli con pomodorini e pesto di olive ed erbe aromatiche

Non mi sarei mai aspettata di avere a fine luglio una temperatura così ideale... l'estate mi piace tanto, ma non mi piace affatto quel caldo che ti fa crepare e che ti toglie tutte le forze e ti fa passare anche la voglia di muoverti. Quindi sono proprio contenta in questi giorni, anche se non vedo l'ora di ritornare a mare.

L'unica cosa che mi dispiace davvero tanto è che con l'arrivo dell'estate mi sono fermata con la corsa. Non so cosa mi sia successo, troppe cose da fare, Alessio che non mi molla un attimo (ed io che non lo voglio mollare!) e basta che si smette per poco, poi diventa tremendamente dura ricominciare daccapo. Ma il 14 agosto c'è in programma di partecipare ad una piccola corsetta di 7 km e chissà che in compagnia non mi dia una svegliata e mi ritorni nuovamente la voglia.
Comunque, ritornando alla ricetta, sempre con l'intento di limitare il più possibile i sudori in cucina, visto che siamo pur sempre in estate, vi propongo un altro tipo di pesto fatto stavolta con le olive (portatemi direttamente dalla Sicilia!). Questo è un pesto molto versatile: io ci ho condito la pasta, ma ve lo consiglio anche con le verdure, le patate fredde e le carni bianche. Provate!

pesto di olive verdi


Fusilli con pomodorini e pesto di olive ed erbe aromatiche (x 4 persone)
350 gr fusilli
300 gr pomodorini
1 spicchio d'aglio
olio e.v.o.
sale

Per il pesto
200 gr olive verdi intere
20 gr basilico
10 gr prezzemolo
10 gr erba cipollina
10 gr timo
3 cucchiai parmigiano grattugiato
1 bicchiere colmo di olio e.v.o.
1 pizzico sale

Ho denocciolato le olive (sceglietele di buona qualità; trovo che anche se sono più comode, quelle denocciolate non abbiano lo stesso gusto) e l'ho messe nel bicchiere del mixer insieme al basilico, al prezzemolo, all'erba cipollina, al timo, al parmigiano e ad un pizzico di sale. Poi ho versato sopra l'olio ed ho frullato il tutto.
Nel frattempo che ho calato la pasta nell'acqua bollente, ho rosolato nell'olio uno spicchio d'aglio ed ho aggiunto i pomodorini tagliati a metà e messi in padella dalla parte del taglio, in maniera che in pochi minuti rilasciassero il loro liquido e si formasse un po' di sughetto.
Ho scolato la pasta bella al dente e l'ho versata in padella con i pomodorini, aggiungendo qualche cucchiaio di pesto e saltandola per qualche minuto.
Ho infine impiattato aggiungendo un cucchiaio di pesto di olive a crudo.

Pudding di pane, banane e uvetta con salsa al caramello

Avete del pane avanzato e delle banane belle mature e volete preparare una bella merenda, sana e sostanziosa per i vostri bimbi?

Ecco qui un dolce cremoso e profumato, che può essere reso ancora più goloso accompagnandolo con della salsa al caramello! Ma anche no, se volete mantenervi sul sano... tanto è buono lo stesso! Ad Alessio infatti è piaciuto in maniera particolare, anche senza salsa.




Ad essere sincera avevo già provato a farlo qualche tempo fa, con le stesse dosi ma mettendo solo 1 banana; non ero proprio convinta del risultato, non era venuto male, ma forse un po' troppo asciutto per essere un pudding. Così stavolta ho aggiunto un'altra banana ed ho avuto ragione: è venuto bello cremoso e con un gusto più "pieno".
Ecco la ricetta.
Pudding di pane, banane e uvetta
200 gr pane raffermo
2 banane (+ eventuale decorazione)
500 ml latte
100 gr uvetta
70 gr zucchero
50 gr burro
3 uova
scorza di 1 limone grattugiato
cannella in polvere
mezza bacca di vaniglia

Ho messo ammollo l'uvetta nell'acqua.
Ho spezzettato il pane in una terrina. Ho scaldato il latte e l'ho versato sul pane, che è stato in ammollo più di 1 ora, rigirandolo ogni tanto e schiacciandolo con la forchetta. Quando il pane ha bene assorbito latte, ho versato sopra anche il burro fuso, le due banane ed ho frullato il tutto. Ho poi strizzato l'uvetta, che ho aggiunto al composto di pane insieme alla scorza di 1 limone grattugiato, la mezza bacca di vaniglia e la cannella.
A parte ho sbattuto le uova con lo zucchero che ho poi unito al composto di pane mescolando con un cucchiaio di legno. Ho imburrato uno stampo da plum-cake ed ho versato il composto che ha cotto in forno a 200° per 40 minuti.
Fare raffreddare e decorare a piacere con qualche rondella di banana e, se si vuole, la salsa al caramello.

Salsa al caramello
150 gr zucchero
1/2 tazzina circa d'acqua
1 noce di burro

In un tegame ho messo lo zucchero a scaldare mescolando sempre con un cucchiaio. Quando ha cominciato a sciogliersi ho abbassato la fiamma continuando a mescolare. Quando lo zucchero ha cominciato a cambiare colore ed a caramellarsi, ho unito l'acqua calda insieme ad una noce di burro spegnendo la fiamma e continuando a mescolare.

Link a questo post:
Torta di pane, cioccolato e pesche


Spaghetti con pesto di rucola, mandorle e limone

E va bene che in questi giorni non è che qui per fortuna faccia tutto 'sto gran caldo, ma parliamoci chiaro, tanta voglia di accendere i fornelli d'estate non si ha mai!

Penso che d'estate i pesti possano essere una valida alternativa per ottenere degli sfiziosi condimenti, riducendo al minimo l'uso della cucina. Con un po' di fantasia se ne possono ottenere di tutti i tipi e per tutti i gusti, a volte azzardando anche negli accostamenti. So bene che il vero pesto non si fa con il frullatore, ma se l'intento è anche quello di sudare meno, allora usiamolo pure questo comodo attrezzo!

Ecco una mia proposta, che strizza l'occhio ai sapori di Sicilia ed alle mie origini. Ho pensato di accostare al pesto di rucola e mandorle anche la scorza di limone grattugiata, in modo da esaltare sapori e profumi, ma allo stesso tempo addolcire il gusto un po' l'amarognolo nella rucola ed attenuare invece quello dell'aglio. Il piatto ha poi anche una nota croccante, data dal resto delle mandorle che sono state tostate e messe sopra la pasta all'ultimo prima di servire.


Spaghetti con pesto di rucola, mandorle e limone (x 4 persone)
350 gr spaghetti
100 gr rucola
50 gr mandorle intere pelate + altri 50 gr
10 gr circa basilico
1 cucchiaio parmigiano grattugiato
1 cucchiaio pecorino romano grattugiato
1 spicchio d'aglio
1 bicchiere d'olio e.v.o.
scorza grattugiata di 2 limoni bio gialli e maturi
1 pizzico sale

Mentre ho messo a bollire l'acqua della pasta ho messo nel bicchiere del frullatore la rucola, il basilico, lo spicchio d'aglio, 50 gr di mandorle, 1 cucchiaio di parmigiano grattugiato ed 1 di pecorino romano sempre grattugiato, 1 po' di sale ed un bicchiere colmo di olio e.v.o. Ho frullato così tutto il composto.
Ho calato la pasta ed ho tostato in una padella antiaderente il resto delle mandorle, precedentemente ridotte a lamelle. Nel frattempo ho poi grattugiato la scorza di 2 limoni bio (attenzione ad utilizzare quelli gialli e maturi e a grattugiare solo la parte gialla, se non si vuole rischiare di ottenere l'effetto contrario ed esaltare il retrogusto amaro della rucola).
Ho scolato la pasta, trattenendo da parte un po' di acqua, e l'ho saltata in padella con un po' di pesto ammorbidito da un po' di acqua di cottura della pasta.
Ho infine impiattato aggiungendo ancora sulla pasta un po' di pesto a crudo, qualche fogliolina di rucola fresca, le mandorle tostate e spolverizzando con la scorza di limone grattugiata.

S.O.S. MAMMITE!!!

Rieccoci nuovamente a casa dopo un po' di giorni di vacanza, volati come sempre!

L'"emergenza sonno ed inappetenza" di Alessio è fortunatamente rientrata in questi giorni e speriamo che continui così. Ha mangiato e dormito un bel po', tanto che mi sembra più cresciuto ed un po' più rotondetto. L'aria buona e la vita all'aperto lo hanno stimolato molto, lo abbiamo visto proprio contento ed a volte lo abbiamo sorpreso ad ammirare la natura, indicandoci tutto quello che aveva destato la sua attenzione con il suo ditino e con la sua boccuccia aperta piena di meraviglia. Che bello che è, me lo mangerei di baci continuamente! E forse è qui che sbaglio...
Eppure non sono una mamma appiccicosa, lo lascio libero di andare in braccio a chiunque, di fare le sue scoperte in autonomia, per quanto sia possibile per un bambino di 16 mesi. 

Prima di diventare mamma, pensavo che sarei stata severa ed apprensiva, ma ora che lo sono diventata mi sono accorta che non sono nè l'una nè l'altra cosa. Alzo i paletti e metto i freni al momento opportuno, perchè so che i "no" fanno bene almeno quanto i "si" se non di più, ma cerco di mantenere un certo equilibrio tra divieti e permessi. E poi, ovviamente tenendo conto dei possibili pericoli, mi metto sempre da parte durante la fase di scoperta lasciando che Alessio si accorga e prenda confidenza con le novità da solo e senza intromissioni esterne. Difatti è un bimbo socievole con tutti, che fa amicizia facilmente e che prende lui l'iniziativa di avvicinarsi agli altri o per esempio di scendere e salire qualche gradino da solo se ne ha voglia.

E allora cos'è che non va?

Fondamentalmente niente. Anzi, il mio orgoglio di mamma "va a palla" per il fatto che, nonostante sia sempre presente, lui mi cerchi sempre, voglia stare sempre in braccio a me, mi abbracci, mi baci, mi accarezzi e cerchi sempre il contatto fisico durante tutte le ore del giorno e della notte. E' solo che così tutto diventa sempre più difficoltoso da gestire.

Alessio è affettuoso con tutti, specialmente con il suo papà, ma se non ci sono io non si può fare niente e figuriamoci dormire... Se non mi metto a letto con lui e lo abbraccio e gli faccio le coccole per un bel po', si potrebbe continuare svegli per ore. Non ce versi di calmarlo in nessun modo. Non parliamo poi di quando mi segue dappertutto in casa e le scene che fa, se per evitargli qualche pericolo mi chiudo un attimo dentro qualche stanza lasciandolo fuori... Le crisi di abbandono sono sempre dietro l'angolo!

Credevo che la cosa si calmasse o diminuisse con la crescita e dopo l'allattamento, terminato due mesi fa. Invece da quando è finito l'allattamento Alessio mangia meno ed è ancora più attaccato a me di prima. Persino in questi giorni di vacanza, che si è tenuto un "meeting di nonni", tutti pronti e tutti volenterosi a stare con lui, visto che ce lo hanno lontano e non lo vedono mai, tutte le aspettative sono andate deluse.
Io e il suo papino c'eravamo detti: "sai che riposo e che belle dormite che ci facciamo finalmente con tutta questa bella "manodopera" a disposizione. E poi potremo anche andare a correre senza problemi di orario e di organizzazioni!"... Macchè, niente di tutto ciò, Alessio non si è schiodato da noi e specialmente da me, tanto che i nonni ci sono rimasti male!
E vabbè che per dormire e per andare a correre c'è sempre tempo, pazienza... ma fare addirittura svanire le aspettative anche dei nonni!!!

Ghirlande decorative con materiale riciclato (aggiornamento)

Ehilà come state? Faccio una breve e veloce apparizione per salutare tutti!

Qui a casa dei nonni la connessione con il telefono mobile è labilisssssssssssssssssssima... e prima che cada vi faccio finalmente vedere questa installazione nella giusta "ambientazione" (un'anticipazione l'avete vista in questo post)!
Non essendo una cosa invadente, è piaciuta a tutti, persino alla nonna (mia mamma) sempre un po' critica, e nessuno credeva che fosse fatta solo con un sacchetto di plastica, delle cannucce e del filo di nylon!
Vi ricordate? I fiori fatti con un sacchetto di plastica li avete visti qui.

Una bella soddisfazione! Divertitevi anche voi con il riciclo!




Il nostro primo periodo di vacanza sta per volgere al termine... sigh, sigh!!! Rimando i racconti di questi giorni a quando torneremo nuovamente a casa.
A PRESTOOOOOOOOOOOOOOOOO

Ghirlande decorative con materiale riciclato

Premetto che si tratta ancora di un lavoro "in progress", ma non resistevo a non farvelo vedere quindi ecco qua subito svelato l'arcano su cosa ci ho fatto con quei fiori di plastica del post precedente! Anzi ecco che cosa ci vorrò fare... quindi per adesso immaginatevi il tutto in un'altra ambientazione decisamente più estiva e marina di questa

riciclo creativo

home decor


riciclo creativo plastica

Con poco materiale, semplice e soprattutto riciclato rallegreremo così ancora di più la nostra vista sul mare!

Visto che però si tratta di decorazioni fatte tutte di plastica, penso sarà più adeguato metterle all'esterno. Boh, vedremo... nel frattempo che farò e aggiungerò a queste qualche altra ghirlanda, per il momento sono già contenta che stia prendendo forma l'idea che avevo in mente! Per tutto il resto si vedrà dopo sul posto.

Ecco il materiale occorrente per fare queste ghirlande:
  • filo di nylon diam 0.45 mm
  • ago
  • forbice
  • pezzetti di cannuccia rossa e azzurra (ricavati tagliando le cannucce in 4 parti)
  • fiori di plastica


Il procedimento è davvero semplicissimo:
  1. si taglia il filo di nylon in una lunghezza di circa 2.70-3.00 m
  2. si cuciono i fiori con l'ago
  3. si tagliano le cannucce in 4 parti
  4. si cuciono i pezzi di cannuccia, alternandoli ogni 15-20 cm, bucandoli centralmente e fermandoli con un nodino.


Per vedere questa installazione nella "giusta ambientazione" guardate il post di AGGIORNAMENTO del 16 luglio

Escono tanti fiori da un sacchetto di plastica!

Le sperimentazioni con fiori di vario genere e con vari materiali non finiscono mai! Stavolta è toccato alla plastica, anzi riciclando un sacchetto gigante che avevo in casa.

Sono contenta del risultato! La plastica è meno duttile della carta o del tessuto e non essendo vaporosa è difficile ottenerne un effetto tridimensionale, che però con questo tipo di fiore mi sembra di essere riuscita ad ottenere lo stesso. Vi assicuro che si ha anche una bella sensazione toccando questo fiore così bello tondeggiante e compatto che assomiglia ad un garofano.

Si tratta di un lavoro un po' lungo, ma abbastanza semplice da fare.

L'occorrente per fare i fiori di plastica è:

  • sacchetti di plastica
  • formina per biscotti del diametro di 5 cm
  • penna
  • forbice
  • ago
  • filo di cotone
  • pinza (facoltativa, per facilitare l'inserimento dell'ago quando il fiore comincia ad ingrandirsi)
Ecco come ho fatto.
1) Ho aperto un sacchetto.
2) Ho disegnato con la penna e la formina varie circonferenze.
3) Ho ritagliato le varie circonferenze.
 A questo punto le forme circolari così ottenute si possono ripiegare in vari modi, il principio comunque è quello di fare delle pieghe a ventaglio in maniera da ottenere alla fine 1/8 della circonferenza iniziale.
Ecco un modo possibile per ripiegare la forma circolare.

4) Ho preso tra le mani una circonferenza di plastica e l'ho piegata in due parti.
5) Ho ripiegato ancora in due la semi-circonferenza, prendendo il lembo sinistro e ripiegandolo verso destra.
6) Ho ripiegato ancora, prendendo i lembi destri e ripiegandoli verso sinistra.
 7) Ho poi cucito la punta del bocciolo.
Come ho detto questo è solo un modo, l'importante è alla fine ottenere come dei boccioli che abbiano delle onde morbide al loro interno.

8) Ho assemblato insieme i boccioli, cucendoli a raggiera e cercando di creare il fiore finale che deve assomigliare ad un garofano. Già con 15 boccioli circa si comincia ad ottenere un buon risultato.
 9) Ho infine regolato la forma del fiore con una forbice, rendendola più compatta.

E adesso cosa farci con questi fiori di plastica?

Le prime cose che mi vengono in mente sono:
- fare un bracciale per il mare per le vostre bimbe
- decorare delle infradito

oppure
- portarsi avanti pensando di fare delle decorazioni natalizie un po' insolite
- e....
insomma io cosa ci farò???

Beh vediamo, non farò nè bracciali nè decorerò infradito, nè decorazioni natalizie. Ci sto lavorando e vediamo soprattutto se mi riesce, perchè come al solito c'è sempre il brivido dell'ignoto! La risposta quindi è rimandata prossimamente!
In ogni caso, è stata una bella sperimentazione!!!
BUON W-END!!!

Link a questo post:
Ghirlande decorative con materiale riciclato
Ghirlande decorative con materiale riciclato (aggiornamento)

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