TUTORIAL (1° parte) - Collana con vetrini del mare e collant riciclati

Visto il successo riscosso dalle due collane con vetrini e collant riciclati (che avete visto qui e qui) e le vostre numerose richieste di tutorial, ho deciso di accontentarvi subito anche se, come vi ho detto, si tratta di un lavoro piuttosto lungo e con vari passaggi; così, per maggiore chiarezza e per non tediarvi troppo, ho deciso di suddividere il tutorial in 2 parti.

Ed allora iniziamo subito e vediamo insieme come fare questa collana riciclosissima!
In questa prima parte, vi spiegherò:
- come iniziare
- che materiale avete bisogno
- come incastonare il vetrino con il collant.

Nella seconda parte vi spiegherò:
- come fare delle "roselline" con i collant
- come creare il collegamenti con i vetrini e terminare la collana.

1°PARTE
  • Che tipo di vetrino scegliere?
Per usare questa tecnica, il vetrino deve essere di dimensioni sufficientemente grandi o medie. Quelli piccoli non vanno bene.
Anche se di forma irregolare, deve essere piatto. Quelli con parti curve non vanno bene.

Deve avere i bordi sufficientemente arrotondati. Quelli con spigoli vivi non vanno bene.

  • Quali colori scegliere?
Questo va ovviamente a discrezione del gusto personale e dal materiale che avete a disposizione.
  • Quanti vetrini scegliere?
Dipende dalla forma che volete dare alla collana/bracciale. Sceglietene un po' di dimensioni più grandi ed un po' più piccole, cominciate ad accostarle e a decidere che forma volete dare alla collana.
Cominciate così a vedere che effetto fanno forme e colori messi tutti insieme. Fate delle prove, spostate i vetrini come se fossero tessere di un puzzle e quando trovate le combinazioni che vi piacciono, fate qualche foto per ricordarvi poi come metterle.
Prima di iniziare, ogni vetrino va lavato bene ed asciugato.

Ma adesso passiamo alla collana.
L'occorrente che vi serve è questo:
  1. vetrini del mare di varie dimensioni (grandi o medie)
  2. collant coprenti
  3. forbici
  4. riga
  5. colla per vetro/ceramica
  6. ago
  7. spilli 
  8. filo di nylon fine (0.15 mm)
  9. nastro di raso o catena (per la chiusura)
Scegliete il colore dei collant che vi pare vada bene con quello dei vetrini.
L'incastonatura del vetrino è fatta di due strati di collant: uno incollato ed uno cucito. Il primo serve a creare un supporto sul quale cucire lo strato esterno ed a non farlo scivolare. Il secondo, cucito al primo, serve ad avvolgere il vetrino ed a rifinirlo. Entrambi gli strati si ottengono dal collant allo stesso modo. Ecco come.

- Si prende un collant (nè troppo fine, perchè rimangono trasparenti e sono poco resistenti, nè troppo pesanti, perchè danno un effetto troppo grezzo alla collana)
- Si tagliano i piedi e l'inguine (diventeranno dei perfetti stracci elettrostatici per la polvere!)
- Si taglia in lunghezza la forma tubolare della gamba, in modo da ottenere un rettangolo
- Si tagliano delle strisce di circa 1 cm lungo il lato più stretto del rettangolo
- Si allunga ogni striscia, tirandola con i polpastelli da un'estremità all'altra in modo che si arricci lungo tutta la lunghezza
Vedete la differenza che c'è tra la striscia già tirata (a sinx) e quella non tirata (a dx)?
E adesso si va ad incastonare il vetrino.
Ecco come fare il primo strato.
- Si decide quale sarà il davanti ed il retro del vetrino
- Si decide dove è meglio partire per posizionare la striscetta (meglio dai lati più appuntiti)
- Si prende il vetrino tra il pollice e l'indice e si mette una goccia di colla su un lato
- Si fa aderire alla colla la striscetta di collant dalla parte esterna dell'arriccio (come in foto)
- Si prosegue con la colla ad attaccare la striscetta agli altri lati del vetrino
 Si taglia il tessuto eccedente e si rifinisce attacando un'estremità sull'altra con una punta di colla
Adesso si passa alla parte esterna.
- Si prende del filo di nylon fine (0.15 mm) ed un ago
- Si prende una striscetta di collant, la si posiziona lungo il perimetro del vetrino dalla parte interna dell'arriccio (vedi foto) tirando le due estremità
- Si fermano le due estremità della striscetta con ago e filo e si comincia a cucire il tessuto con punti invisibili, agganciandosi al primo stato di supporto. Mentre si cuce il tessuto, lo si tira di qua e di là in modo da dare forma all'incastonatura ed in modo da inglobare il vetrino senza che esso possa scivolare.
Eccolo! Il primo vetrino è stato incastonato!

A presto con la 2°parte!

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Collana con vetrini del mare e collant riciclati (n°2)

Non c'è niente da fare, la pratica è sempre la miglior cosa ed "imparare, facendo" dà sempre una grande soddisfazione!
Così, dopo la prima collana con vetrini che ha riscosso un bel successo, mi è venuta voglia di farne un'altra! Mi sembra che ci siano meno imperfezioni e ci ho messo meno tempo per farla, visto che stavolta avevo ben chiaro come farla. In effetti, come vi ho detto, non è proprio un lavoretto velocissimo, ma mi sento molto contenta, se vedo i miglioramenti fatti e se penso che per fare anche questa collana ho speso meno di 1 euro.

A molte di voi che mi hanno chiesto di fare un tutorial chiedo di pazientare ancora un po', arriverà presto, anzi prestissimo!

Intanto che ve ne pare?

riciclo e riuso creativo
 

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Maglietta decorata con tessuto riciclato (n°2)

La missione "svuota-armadio" continua! L'obiettivo è sempre quello: fare spazio in armadi e cassetti per cose nuove, ma possibilmente sfruttando al massimo o riconvertendo quello che si ha già.

Ecco quindi la seconda maglietta per Alessio (la 1° la trovate qui), decorata con la iniziale del suo nome fatta con il tessuto di una mia vecchia maglia color verde acido.


La maglietta nuova di Alessio invece fa parte sempre di quello "stock" comprato quest'estate con gli sconti al prezzo di 2,55 euro l'una. Stavolta ho speso un po' per le matassine di vari colori, che però ho utilizzato in piccola parte, quindi me le ritroverò in casa per altri progetti.

Mi piace un sacco come è venuta! Anche se non ho ancora molta dimestichezza con questo genere di lavori, vedo che pian piano sto acquisendo sempre più manualità. Il gioco di questo lavoro sta nell'usare il filo intero della matassina senza sdoppiarlo, così da ottenere un effetto a rilievo, e di variare la larghezza dei punti a seconda del colore usato. Così facendo si ottiene un effetto mosso, reso più particolare dall'imprecisione e dall'irregolarità dei punti ricamati a mano. Così come afferma anche la stessa Dana, autrice del tutorial che ho seguito e brava e simpatica mamma americana, che nel suo blog propone vari progetti di cucito per bimbi (ma non solo), alcuni dei quali facilmente abbordabili anche per chi è alle prime armi con il cucito!
Io comunque vi do lo stesso la mia versione.
  • Ho scelto un carattere molto semplice da Word ed ho fatto varie stampe a tutta grandezza su un foglio A4, verificando le dimensioni che potevano andare bene sulla maglietta (importante: Dana ci consiglia di utilizzare la funzione "outline" di stampa, per stampare solo i contorni della lettera e non sprecare troppo inchiostro).
  • Una volta trovate le giuste dimensioni, ho ritagliato la lettera e ne ho disegnato la sagoma con una matita sul tessuto da ricamare.
  • Ho scelto i colori e la loro successione all'interno della lettera.
  • Ho posizionato il tessuto da ricamare dentro un telaio circolare ed ho iniziato ricamare i contorni interni della lettera (con una distanza di circa 0.5 cm l'uno dall'altro), variando ogni volta la dimensione del punto ad ogni colore che utilizzavo. Ho utilizzato un ago dalla cruna grossa perchè ho cucito con il filo intero della matassina, senza sdoppiarlo, così da avere un effetto a rilievo.
  • Terminato il ricamo, ho tolto il telaio ed ho tagliato la lettera ricamata.


  • Ho posizionato la lettera ricamata sulla maglietta, fermandola nella giusta posizione con degli spilli.


  • A questo punto ho cucito la lettera sulla maglietta con ago e filo normale. Io l'ho cucita a mano, perchè ancora non sono riuscita a trovare il tempo di aprire la scatola della mia nuova macchina da cucire e di vedere come funziona!


L'occorrente per questo progetto è:
- maglietta nuova a tinta unita per bambino
- tessuto da riciclare
- fotocopia ingrandita della lettera da decorare
- matita
- righello
- matassine di cotone da ricamo in vari colori
- forbici
- spilli
- ago con cruna grossa
- telaio
- ditale (facoltativo)
- macchina da cucire oppure (come ho fatto io) ago con cruna fine + filo di cotone (per cucire la lettera sulla maglietta)



BUONA DOMENICA A TUTTI!!!

Rigatoni con pesto di noci e yogurt greco

Trovo sempre molto divertente ideare un nuovo pesto, che sia fatto in modo più sbrigativo con il frullatore o più modo più tradizionale con il mortaio. Ci si può sbizzarrire a giocare un sacco sulla scelta degli ingredienti e sui vari abbinamenti. Inoltre trovo che la cosa sia piuttosto comoda, anche se non sempre troppo sbrigativa a meno che non scegliate di utilizzare la frutta secca già privata del guscio. In ogni caso, una volta fatto il lavoro, i pesti si possono conservare con facilità ed utilizzarli all'occorrenza. Io per esempio ho sfruttato quei "famosi" vasetti degli omogeneizzati e ne ho fatto delle monoporzioni che ho messo nel surgelatore.

Il pesto che vi propongo oggi è forse quello meno estivo, più semplice e con meno ingredienti tra quelli che vi ho già presentato finora. Ma nonostante la sua semplicità, vi assicuro che risulta molto molto sfizioso. Qui è piaciuto molto!

Ho fatto un pesto semplice di noci, appositamente senza l'aggiunta di formaggio, per abbinarlo poi allo yogurt greco. Perchè proprio lo yogurt greco? Perchè ho sempre visto abbinare le noci alle varie panne e besciamelle, ottenendo delle salse un po' troppo cariche. E poi lo yogurt greco ha la giusta consistenza cremosa, ma non è acido come quello normale.
Volevo quindi ottenere un pesto gustoso, ma che non risultasse pesante al palato. Inoltre, essendoci lo yogurt, stavolta ho preferito utilizzare questo condimento completamente a crudo sulla pasta.

Prima di darvi la ricetta, vi propongo anche una variante: se volete un piatto un po' più composto, provate ad aggiungere delle zucchine trifolate.



Rigatoni con pesto di noci e yogurt greco (x 4 persone)
350 gr rigatoni

Per il pesto:
125 gr noci (peso senza guscio)
1/2 spicchio aglio
1/2 bicchiere olio e.v.o.
qualche foglia prezzemolo
sale

Il pesto verrà aggiunto a:
170 gr yogurt greco

Prima di mettere a bollire l'acqua della pasta, ho sbucciato le noci. Poi le ho messe nel bicchiere del mixer (lasciandone da parte qualcuna per la decorazione dei piatti) insieme a 1/2 spicchio d'aglio, privato dell'anima, 1/2 bicchiere d'olio extravergine, qualche foglia di prezzemolo ed un pizzico di sale.
Prima di scolare la pasta ho messo da parte un po' di acqua di cottura. In una terrina ho messo il pesto di noci e lo yogurt greco e li ho bene amalgamati insieme, ammorbidendo pian piano la consistenza del composto con l'acqua di cottura della pasta. Poi ho scolato la pasta e l'ho messa condita nella terrina con il composto così ottenuto.
Ho messo la pasta nei piatti decorando con qualche gheriglio di noce spezzettato ed una spolverata di prezzemolo.

Cosa facevo tre anni fa a quest'ora?

Vi capita a volte di voler ritornare indietro nel tempo e di voler rivivere mentalmente quello che avete vissuto? Vi capita di cercare di ricordare in ogni momento dove eravate e come eravate, come se foste voi stessi gli spettatori?
A volte purtroppo quando le emozioni sono troppo forti può succedere che il ricordo non sia sempre troppo nitido, come vorremmo che fosse. Così agli "sketch" mentali conviene sostituire gli scatti fotografici. E per fortuna che ci sono loro... Non capita spesso di aver il tempo di sfogliare le foto di quel giorno così  indimenticabile!
Quale miglior occasione per condividerne oggi alcune con voi, anche se non posso mostrarvi quelle ufficiali fatte dal fotografo, perche sono troppo grandi da scannerizzare.

Collana con vetrini del mare e collant riciclati

Come promesso nel post precedente, vi mostro l'esperimento che ho fatto in questi giorni!

riciclo e riuso creativo

riciclo e riuso creativo

Vi ricordate quella raccolta di vetrini levigati dal mare, che io ed Alessio avevamo fatto durante il nostro soggiorno al mare?
Non solo mi aveva ispirato delle riflessioni ma ha anche solleticato la mia vena creativa! Quei vetrini del mare erano troppo belli per non essere utilizzati e per non crearci qualcosa. Così pensa e ripensa, è spuntata fuori questa collana, che mi è piaciuta da subito. E a voi?

Mi sono un po' scervellata su come incastonare i vetrini senza doverli per forza bucare, così mi è venuto in mente di usare dei collant che avevo già e che erano di un bel colore prugna, ma non proprio nuovissimi (ovviamente ho tagliato i piedi e l'inguine)! La collana, nonostante le dimensioni, è così risultata leggerissima. Anche le piccole pietre colorate che vedete sono dei piccoli vetrini. Io ho aggiunto solo qualche perlina.
E stato un lavoro un po' lunghetto, ma sono molto contenta del risultato! Mi direte: "ma allora sei un po' masochista, che ti piace fare questi lavori certosini? E poi ti lamenti anche che non ti basta il tempo!".
Beh, guardando cosa ne è uscito fuori e considerando che ho utilizzato tutte cose che avevo già e che ho speso solo i soldi del nastrino per la chiusura e di qualche perlina (meno di 1 euro), penso di non aver sprecato il mio tempo! Anzi, non escludo di farne un'altra e di migliorare nella tecnica visto che questo è pur sempre un prototipo! Vedremo... Seguitemi!!!

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Con questo post partecipo al Linky Party by Topogina

1 anno e mezzo con pizza al parco!

Caspita! E' già passata 1 settimana dall'ultimo post?
Ammetto di non essere mai stata brillantissima nella gestione e nell'organizzazione del tempo, anche se sto migliorando, ma questa settimana è stata effettivamente molto densa!

In più c'è Alessio! E con lui vi assicuro che non ci si annoia di certo! E' 1 solo, ma è come se facesse per 2 ed anzi per 3 (E NON SONO IO A DIRLO!!!)!

Il Buffacchiotto sta diventando sempre più esigente e vorrebbe stare sempre fuori casa, così visto che ancora il tempo lo permette sto cercando di portarlo al parco e di farlo stare all'aria aperta più che posso. Nella speranza che si stanchi un po' e che mangi un po' di più. Ebbene sì, è accaduto quello che temevamo. Ritornati in città, ha ricominciato a non fare nessun pisolino durante il giorno (nè di mattina e nè di pomeriggio) ed a mangiare sempre meno. In vacanza il mare lo faceva stancare un po' ed il pomeriggio qualche oretta di sonno se la faceva, ma ora niente di niente. Così riesco a fare ben poco di altro, per non parlare delle solite incombenze domestiche che ovviamente incombono sempre e che divorano il tempo a più non posso. Ma lo sapete bene, quindi che ve lo dico a fare!

Nonostante mi sembri sempre di rincorrere il tempo e nonostante che Alessio sia un tipino un po' "impegnativo" (diciamolo pure), la sua allegria e la sua simpatia sono davvero travolgenti! Guardatelo l'altra sera, mentre festeggiavamo al parco con il suo piatto preferito. Una bella pizza per il compimento del suo primo anno e mezzo di vita!

Certo che a vederlo così, sembrerebbe un vero mangione!!!

Ma... dopo averne mangiato qualche pezzetto, subito di nuovo a giocare e a correre!
Sì, perchè ne hai tanto da smaltire, vero Alessio?

Ma ritornando a noi...
Vi dico che ce la sto facendo comunque a sviluppare delle idee che avevo in mente da un po' e che, se mi riescono, comincerete a vedere fra poco. La prima cosa che avrete già notato è la nuova veste del blog. Spero che vi piaccia anche se molto semplice, pulita e lineare.
A presto con nuove news ed esperimenti!

Queste foto sono soggette a copyright. Non permetto la loro riproduzione per alcun motivo.

Mousse di cioccolato bianco, fragole e frutti di bosco

Credo si sia capito da un bel po' ed in tutte le salse che mi piace sperimentare e che mi annoio a fare sempre le stesse cose. Questo mio "vizietto" ormai lo conoscete! Il fatto è che sono estremamente curiosa e che mi piacerebbe saper fare di tutto, nella cucina come nella vita. Impossibile, vero? Beh, sicuramente il blog è un ottimo strumento per migliorarsi perchè, con il fatto che condividi quello che fai con gli altri, cerchi quindi di farlo al tuo meglio.

E va bene che tutti non nasciamo "imparati" e che se uno non prova non potrà mai imparare a fare una cosa, ma devo dire che a causa del mio vizietto a volte mi imbatto in "imprese" più grandi di me!

Per esempio... io non volevo fare questa mousse... l'ho fatta solo per rimediare ad un errore e la cosa fortunatamente è risultata alquanto riuscita, anche se alla fine ho fatto tutt'altro di quello che mi aspettassi di fare!

dessert in coppetta

coppetta di mousse al cioccolato bianco

Vi spiego.
Compleanno del maritino. Sono alla ricerca di una torta. Ma non una torta qualsiasi, una speciale e piuttosto sontuosa. Del resto è il 20° compleanno che passiamo insieme! Mica "baubau-miciomicio"! Lui mi dice più o meno come la vuole. Non trovo una ricetta che possa andare. Il tempo stringe, oddio devo sbrigarmi. Decido di assemblarla io la ricetta (e te pareva!), prendendo varie ricette e facendone una sola. Che base faccio per la torta? Ma certo, una che non ho mai fatto, nè mai mangiato: la pasta genovese, questa sconosciuta. Chissà come sarà? A vederla in foto, mi ispira e sembra proprio semplicissima... Seeeeeee, le ultime parole famose! Alla prima ovviamente la sbaglio miseramente. Iniziamo bene! Niente paura, alla seconda tutto ok (almeno spero, visto che non l'ho mai mangiata e che non so com'è).

Il giorno dopo si passa alla farcitura. Ma certo, una torta di compleanno che si rispetti vuole la panna dentro e fuori! Forza, superiamo tutte le barriere e i tabù con le panne montate! Leggo tutti i blog possibili sull'argomento, dove fanno delle cose strabilianti, che neanche i pasticceri. Ma come diavolo fate??? Prendo appunti, sì tutto chiaro, vado. Preparo gli ingredienti, faccio la crema, monto la panna da mettere insieme... Nonononò, non ci siamo proprio, ed ecco che la teoria è una cosa e la pratica è un'altra... Niente da fare, quando vado ad incorporare la panna ecco che mi si smonta, facendo diventare moscia tutta la farcitura. Sono demoralizzata. Penso che non posso stare tre giorni a fare una torta che neanche mi riesce, mentre guardo Alessio che fa capolino e viene a tirarmi la gamba, reclamando la mia presenza! Sfoglio un libro di ricette e, sfogliando sfogliando, mi si accende una lampadina. Cambio di rotta, ma certo! Gli ingredienti che dovevo usare sono gli stessi e ce li ho già in casa. Meglio di così!

Ed ecco che ho usato questa mousse anche per farcire e per decorare la torta, tutt'altro che sontuosa ma veramente buona. Eccovene una fetta!

torta con mousse al cioccolato bianco topping di fragole e decorazione con frutti di bosco

Mousse al cioccolato bianco, fragole e frutti di bosco (x 4-5 persone)
170 gr cioccolato bianco
70 gr zucchero
3 uova
500 ml panna da montare
2 fogli colla di pesce
1 boccetta aroma vaniglia

Per il topping:
100 gr fragole
100 gr zucchero
succo di 1 limone
50 ml acqua
1 bustina tortagel
Per la decorazione:
fragole, lamponi e mirtilli
lingue di gatto
scorza di 1 limone

Ho messo ad ammorbidire nell'acqua i fogli di colla di pesce. Nel frattempo ho lavorato i tuorli con lo zucchero, fino ad ottenere un composto bianco e spumoso. Ho sciolto il cioccolato a bagnomaria e l'ho incorporato, mescolando bene.
Ho montato a neve fermissima gli albumi, che ho unito al composto mescolando dal basso verso l'alto per non smontarli. Ho strizzato bene la colla di pesce e  l'ho fatta sciogliere un attimo sul fuoco, unendo l'aroma di vaniglia. Ho unito prima la colla di pesce, mescolando sempre bene, ed in ultimo delicatamente la panna montata, mescolando dall'alto verso il basso.
Ho versato il tutto nelle coppette ed ho messo in frigo per 3 ore.
Passato questo tempo ho preparato il topping, frullando le fragole con il succo di limone, l'acqua e lo zucchero e mettendo il frullato in un pentolino a scaldare insieme alla bustina di tortagel, seguendo le indicazioni della scatola. Ho versato la gelatina sopra la mousse nelle coppette, che ho rimesso in frigo per altre 3 ore.
Ho poi decorato le coppette con fragole, lamponi e mirtilli ed un po' di scorza di limone. Le lingue di gatto sono facoltative ma ci stanno bene purchè, se avete le coppette trasparenti, riusciate ad affondarle bene nella mousse senza rovinare gli strati per mantenere una certa estetica.

Torta di pane, cioccolato e pesche

Oh bene, vi ricordate il primo dolce di pane che vi avevo proposto? Nooo? Beh, il pudding di pane, banane ed uvetta lo trovate qui.
Il genere era piaciuto così tanto che, avendo nuovamente del pane avanzato, ho pensato bene di inventarne un altro!
riciclo pane raffermo

Stavolta il pane avanzato è "toscano d.o.c.", non proprio completamente senza sale, ma con molto poco. Quindi ideale per questa ricetta dolce! Ho messo da parte cantuccio per cantuccio ogni giorno che avanzava ed alla fine me lo sono portato via dall'Elba già bello duretto e pronto per essere utilizzato per questa ricetta che avevo già ideato e provato prima di partire, ma che non avevo fatto in tempo a fotografare e pubblicare.

Vi avverto che è un dolce semplice, privo di pretese, che se spolverato solo con un po' di zucchero a velo può servire da ottima merenda per bambini, visto che c'è anche la frutta. Ma se gli volete dare una veste un po' più ricca e renderlo più "dolce" e goloso, personalmente lo accompagnerei con della composta di frutta ed un ciuffo di panna oppure lo utilizzirei come base di una torta a strati, farcita con della marmellata di pesche.

Eccovi la ricetta!
Torta di pane, cioccolato e pesche
250 gr pane raffermo
500 ml latte
2 pesche
100 gr cioccolato fondente
100 gr zucchero
50 gr burro
2 uova
1 bacca di vaniglia
zucchero a velo

Guarnizione
marmellata di pesche o albicocche
acqua
pesche fresche

In una terrina ho spezzettato il pane, sul quale ho versato il latte tiepido e lasciato ammollare per circa 1 ora.
Ho sbucciato le pesche e le ho tagliate a piccoli cubetti. Ho fatto sciogliere a bagnomaria il cioccolato insieme al burro e l'ho unito al composto di pane e latte.
Dopo aver amalgamato il tutto, ho trasferito il composto nel bicchiere del mixer. Ho aggiunto le uova, lo zucchero e la bacca di vaniglia ed ho lavorato con il mixer per qualche minuto, fino a rendere il composto uniforme. Infine ho aggiunto le pesche tagliate a cubetti, mescolando tutto con un cucchiaio di legno per inglobarle all'interno del composto.
Ho versato il composto in una teglia quadrata di 24x24 cm. In forno a 180° per 45 minuti circa.
Dopo che la torta si è raffreddata, ho dato sopra una spolverata con dello zucchero a velo. Ho poi messo una fetta su un piattino, guarnito con un cucchiaio di marmellata diluita con un po' d'acqua tiepida (1:2) e con della fette di pesca fresca.

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