"Spider" tartufi di Halloween

Il tempo stringe ed altre cose da fare incombono... quindi non penso che riuscirò a fare altro per Halloween. Ma un "dolcetto-scherzetto" ci voleva proprio!
Ed ecco quindi questi "spider" tartufi che ho chiamato così dato che li ho travestiti da ragnetti! Ma in realtà sono dei tartufi al doppio cioccolato con un cuore di albicocche secche, che possono andare bene per qualsiasi altra occasione.

tartufi di cioccolato a forma di ragno

Ecco come sono all'interno.


Tartufi al doppio cioccolato con cuore di albicocche (x 20 pezzi)
100 gr albicocche secche
100 gr cioccolato bianco
100 gr ciccolato fondente
50 gr burro
25 gr cacao amaro in polvere

rotelle di liquirizia
palline colorate di zucchero

Ho tritato finemente le albicocche secche con un coltello e ne ho fatto 20 mucchietti dai quali, modellandoli con le mani, ho ricavato delle palline.
Ho fatto sciogliere a bagno-maria il cioccolato bianco insieme a 25 gr di burro, facendo attenzione a non raggiungere una temperatura troppo alta.
Ho passato le palline nel cioccolato bianco. (Non importa se si appiccicherà alle mani e non riuscite ad ottenere subito una forma esattamente tonda. Ci riuscirete successivamente quando il composto si sarà rappreso).
Ho messo le palline in freezer per circa 1 ora.
Ho fatto sciogliere a bagno-maria il cioccolato fondente insieme ai rimanenti 25 gr di burro e, quando si è leggermente raffreddato, ho passato le palline.
Ho poi ricoperto uniformente le palline con il cacao in polvere finendo di modellare la forma.
Ho infine messo i tartufi in freezer per una notte.
Stamani li ho "travestiti" da ragno bucandoli con uno stecchino, per inserire le zampine fatte di liquirizia, e mettendo gli occhietti fatti di palline di zucchero colorato. Non è stato semplice, anche perchè vado di frettissima!

HAPPY HALLOWEEN A TUTTI E ATTENTI AI MOSTRI!!!

Con questo post partecipo al Linky Party di Alex - Topogina

Lanternine di Halloween

Diciamolo pure. A me di Halloween fino a poco tempo fa non me ne poteva fregare di meno. Anzi, non sapevo neanche che giorno fosse! Ora invece mi ritrovo a confezionare zucche e lanternine "mostruose" e a divertirmi pure! E se ho tempo, cercherò anche di fare qualche "dolcetto mostruosetto" per l'occasione.

E Alessio ha ancora poco più di 1 anno e mezzo... mi chiedo cosa mi ritroverò a fare quando sarà un po' più grande ed andrà a scuola!
Beh, per adesso beccatevi queste lanternine molto riciclose!
riciclo e riuso creativo 


L'occorrente per questo progetto è:
  • vasetti omogeneizzati
  • font di Halloween
  • magliette (o altro tessuto in maglina di cotone)
  • feltro nero (o altro tessuto)
  • ago
  • filo di nylon fine (o di cotone per cucire)
  • forbici
  • candeline
  • colla per tessuto
- Ho ricavato dalle magliette dismesse dei rettangoli di circa 14.5 x 8 cm.
- Ho messo il tessuto al rovescio attorno al vasetto degli omogeneizzati e, tirando leggermente il tessuto, ho cominciato a cucire il bordo laterale. Se siete brave con la macchina per cucire, buon per voi!
- Alla fine ho poi tagliato le eccedenze di tessuto
- Per togliere le pieghe di tessuto sul fondo del vasetto, ho modellato la forma praticando nel tessuto dei piccoli taglietti
 -Tirando anche qui leggermente i bordi, li ho cuciti tra loro (vedi risultato in foto) ed ho poi tagliato le eccedenze
- Ho tolto la copertura dal vasetto e l'ho rimessa dal dritto, verificando eventuali imperfezioni nella cucitura.
Ed ecco già pronta la copertura del vasetto
- Ho scaricato da internet dei font gratuiti di Halloween e li ho stampati nella grandezza che mi interessava.
- Ho messo la fotocopia da ritagliare sul feltro nero ed ho ritagliato la sagoma
- Ho messo una punta di colla per tessuto sul retro della sagoma ed ho incollato

- ho acceso la candelina all'interno del vasetto ed il gioco è fatto!


Con questo post partecipo al Linky Party di Alex - Topogina

Bracciale con vetrini del mare e filo di rame

Ma certo: rame è l'anagramma di mare!
Ecco come utilizzare i vetrini del mare più piccoli e farci altri bijoux... da tempo infatti ci pensavo! 
I vetrini più grandi li avevo utilizzati per fare le collane con i collant riciclati (qui e qui) e, se vi ricordate, spiegavo in questo tutorial come incastonare i vetrini più grandi e di medie dimensioni. Ma cosa fare con quelli più piccoli, che sono la maggior parte?

Ed ecco che l'altra sera, prima di partire per il w-end, complice un maldischiena feroce, mi sono messa sul divano davanti la tv. Non lo faccio mai. Primo perchè la tv mi annoia e non so stare seduta senza fare niente, secondo perchè con Alessio è proprio impossibile starsene seduti per più di 2 minuti! Ma non si sa come, poverino, quella sera ha capito l'antifona e che non era il caso di fare il monellino e dopo un po' si è addormentato. Miracolo! 
Io allora, passando dal divano alla sedia, con il tavolo davanti mi sono messa ad aggeggiare con i vetrini ed il filo di rame. Non credevo che potesse uscire fuori qualcosa e invece...

riciclo creativo

Anche stavolta, essendo il primo che faccio con questa tecnica, si può sempre migliorare e togliere qualche imperfezione, ma per essere una cosa che non avevo minimamente programmato di fare e che è uscita così d'istinto, mi sento molto soddisfatta!
L'occorrente per questo progetto è quello che vedete in foto.
  • vetrini del mare
  • pinza con punte arrotondate
  • filo di rame fine
  • filo di rame spesso
  • forbice o tronchesino per tagliare il filo di rame
  • tubicino di plastica trasparente (si trova nei negozi di hobbistica)
  • qualche perla trasparente, come finale del tubicino

Ho avvolto il filo di rame fine attorno al vetrino, come se fosse un nastro attorno ad un pacchetto regalo! 

Ho fermato i due capi del filo di rame sul retro del vetrino, attorcigliandoli su se stessi.
Quando necessario ho stretto la morsa del filo di rame attorno al vetrino, prendendo il filo di rame tra la punta delle pinze e ruotandola leggermente (vedi in foto il risultato).
Preparando vari vetrini in questo modo, li ho uniti e fermati tra loro semplicemente attorcigliando i fili di rame sul retro del bracciale.
Data poi la forma curva al bracciale modellandolo direttamente al polso, ho pensato alla chiusura utilizzando il filo di rame più spesso che ho passato sul retro, dentro una sorta di asole che mi ero creata appositamente nell'intreccio di fili.
La parte di filo di rame a vista la ho infilata dentro un tubicino di plastica trasparente, sia per ragioni estetiche che funzionali. Il bracciale infatti così sta più fermo al polso e mantiene di più la forma.
Infine ho rifinito il finale del tubicino con delle perle di vetro trasparente ed ho creato delle spirali alla fine del filo di rame (vedi foto).

AGGIORNAMENTO:
Per vedere tutte le altre idee su come utilizzare i vetrini CLICCATE QUI.

Un week-end da maratona!

Eccoci di ritorno dalla maratona di Venezia! Io ovviamente non ho corso, ma io ed Alessio abbiamo fatto un bel tifo per il Papino, che in questi mesi con tante difficoltà è comunque riuscito ad allenarsi e a correre 42.195 metrini in 3 h e 48'! Bravissimo!!!

Che dire? Correre è sempre emozionante sia che lo si faccia personalmente sia che si stia a guardare. La maratona poi, non ne parliamo... Pur essendomi fermata alle mezze-maratone e non avendo mai finora disputato una maratona, riesco a percepire quello che si prova. Dicono che se si riesce ad affrontare la maratona, si è in grado di affrontare qualsiasi cosa nella vita! Ed io prima o poi constaterò personalmente!
Ma se vi capiterà, provate una volta solo a soffermarvi all'arrivo. Non aspettate solo le gazzelle keniane che fanno dei tempi stratosferici e che arrivano al traguardo freschi senza neanche una goccia di sudore. Abbiate la pazienza di aspettare le persone normali, quelli che nella vita fanno tutt'altro, ma che con tanti sacrifici loro e dei loro familiari riescono lo stesso ad arrivare al traguardo dopo quei fatidici lunghissimi 42 km. Guardate le loro espressioni, le loro lacrime, sentite le loro imprecazioni, partecipate alla loro fatica, vi assicuro che la cosa è davvero commovente e che va al di là di una semplice gara.

Non so se dopo tutto ciò ritroverò la forza e l'energia necessaria a ricominciare ad allenarmi... Tra "Mammite" (di Alessio), tra "Mammitudine" (mia), mille cose da fare, maldischiena vari e cali di energia non mi sono proprio sentita di aggiungere altre fatiche. E poi con un bambino piccolo in casa, che ancora non va a scuola, uno che corre in famiglia (il marito) è già abbastanza. Quindi, diciamo che ho preferito "sacrificarmi" volentieri! In futuro si vedrà...

Ma con la scusa della maratona, abbiamo trascorso un bellissimo w-end con un tempo splendido in una ambientazione davvero unica! E non avendo avuto modo di fare qualche foto decente della gara (con il passeggino era davvero impossibile) vi lascio alcuni scorci di Venezia ed alcuni personali.
 Il nostro campione!
 Tra maschere, vetri e murrine
 Dal mercato del pesce a lussuosi caffè all'aperto
 La Venezia monumentale
 I due Buffacchiotti!

Risotto con zucca e nocciole

Ancora zucca e ancora riso, ma con una variazione sul tema completamente diversa, rispetto alla ricetta del post precedente

La ricetta deriva da uno dei tanti ritagli di giornale che tengo in una cartellina da anni. Prima o poi riuscirò a catalogare tutto...
Insomma non so come, ma proprio l'altro giorno, mentre cercavo di aprire la cartellina ed infilare dentro altri fogli, il ritaglio di giornale in questione è sbucato dal marasma generale di fogli. Così, sgomitando tra la folla quasi stufo di aspettare, il risotto mi è subito venuto sotto gli occhi! Solo così potevo decidermi di mettere in cantiere qualcuna di quelle ricette, dato che con tutta quella confusione, sinceramente non mi viene tanta voglia neanche di guardarle!

Comunque sia, ho comprato le nocciole, che erano l'ingrediente principale di quella ricetta e le ho messe in dispensa pronte all'evenienza. Ma pensate che abbia poi seguito la ricetta pari pari? Certo che no! La ricetta originale non aveva tra gli ingredienti la zucca, ma io ce l'avevo già in frigo. Vuoi non metterla dentro? Ho pensato infatti che la zucca avrebbe dato un po' più di colore e di cremosità al piatto, così l'accostamento è subito saltato fuori e devo dire che tra zucca e nocciole è risultato un bel connubio!


Risotto con zucca e nocciole (x 4 persone)
300 gr riso
300 gr zucca
60 gr nocciole già sgusciate
60 gr burro
1 scalogno
1 bicchiere vino bianco
1 litro circa brodo vegetale
3 cucchiai colmi parmigiano grattugiato
noce moscata
pepe
sale

Ho fatto rosolare a fuoco lentissimo lo scalogno nel burro. Ho pulito e tagliato la zucca molto finemente con una mandolina e, quando lo scalogno è diventato bello morbido, l'ho messa a rosolare insieme senza aggiungere liquido.
Quando la zucca si è ammorbidita ed ha perso la sua umidità, ho calato insieme nella pentola il riso e metà delle nocciole (30 gr) tritate grossolanamente, facendo tostare entrambi. Ho sfumato con del vino bianco, alzando la fiamma per fare evaporare l'alcool. Ho poi abbassato nuovamente la fiamma ed ho cominciato a bagnare il riso con qualche mestolo di brodo, facendolo assorbire piano piano e ribagnando nuovamente varie volte fino a cottura ultimata (circa 18 minuti).
Poco prima di ultimare la cottura ho aggiunto un pizzico di noce moscata ed un po' di pepe, il parmigiano grattugiato ed ho regolato di sale. Ho mescolato delicatamente il tutto ed ho fatto riposare per circa 2 minuti.
Nel frattempo ho fatto tostare in una padella anti-aderente il resto delle nocciole.
Ho infine impiattato mettendo sopra il risotto una manciata di nocciole appena tostate.

Riso venere con curry di zucca e ceci

 Provare ricette nuove, con ingredienti nuovi, sapori ed abbinamenti diversi credo che sia come viaggiare, come dipingere, come cantare, come ricercare la chimica giusta nelle cose. Sono tutte attività diverse fra loro, certo, ma che mi sembra abbiano molto in comune e che possano comunque trovare un loro punto di incontro.

La cucina, quella buona, mi piace tutta. Mi piace quella tradizionale, quella sperimentale, quella del sud, quella del nord, quella esotica, quella nordica, quella del mare, quella di montagna e chi più ne ha, più ne metta!

Oggi mi sono buttata un po' sull'esotico e così vi propongo questo piatto davvero gustoso, particolare e molto appagante, oltre che completo nutrizionalmente.



Riso venere con curry di zucca e ceci (x 4 persone)
300 gr riso venere
500 gr zucca pulita
300 gr ceci già lessati
1/2 cipolla
1 spicchio aglio
1/2 bicchiere brodo o acqua
curry
paprika
cumino
coriandolo
zenzero
olio e.v.o.
sale

Ho tagliato la cipolla finemente e l'ho fatta rosolare insieme all'aglio con dell'olio in una padella. Dopo un po' ho aggiunto anche le spezie (curry, paprika, cumino, coriandolo, zenzero). Io volevo un curry piccante, così ho usato lo zenzero, ma se volete lo potete omettere.
Quando il soffritto si è imbiondito ho aggiunto in padella la zucca tagliata finemente con una mandolina. Ho fatto evaporare un po' di umido della verdura, alzando la fiamma, e dopo qualche minuto ho aggiunto 1/2 bicchiere di brodo, coperchiando la padella ed abbassando la fiamma.
Nel frattempo ho messo a lessare il riso in acqua salata.
Quando la zucca si è cominciata ad ammorbidire ho unito anche i ceci già lessati (lasciandone da parte una ventina per la decorazione dei piatti) e li ho fatti insaporire insieme per circa 5 minuti.
Successivamente ho passato tutto nel mixer fino ad ottenere una consistenza cremosa.
Ho scolato il riso ed ho composto i piatti, mettendo due cucchiai di crema di zucca e ceci già tiepida al centro del piatto, il riso messo in forma grazie ad un ring e rifinendo con altra crema tutto attorno. Ho poi terminato con un po' di ceci interi sopra il tortino di riso.

Zucche ripiene? Sì, ma di magliette!

Sì, avete letto bene... "zucche ripiene", ma non si tratta di uno strano esperimento in cucina! Stavolta le zucche non le ho cucinate, ma le ho fatte con delle magliette, recuperate a casa e che ho così potuto riciclare. Quella arancione era un cimelio, con tanto di gigantesco logo di uno sponsor sul davanti, trovata dentro un pacco gara di una corsa di mio marito. L'avevo messa da parte forse per farci degli stracci, visto che tra logo e colore accesissimo, non era proprio mettibile, ma poi me ne ero dimenticata. Poi, scartandola in occasione della ormai famosa "missione svuota-armadio", mi sono resa conto che aveva un buon tessuto e che sarebbe stato un peccato non trovare un uso alternativo. Ne avevo utilizzato quindi solo qualche pezzetto qualche mese fa per la maglietta con il leone per Alessio, ma era rimasta quasi intera.

Anche stavolta volevo fare qualche lavoretto per Alessio e così, mentre ci dedicavamo alla nostra ultima attività - sfogliare riviste e libri per cominciare a dare un nome alle cose che vediamo - è capitato di vedere delle immagini di zucche decorative. Lampadina: "ma certo, ecco cosa ci farò con la maglietta. Delle zucche!" Siamo anche nel periodo giusto e, anche se ancora ad Alessio di Halloween magari poco importa, almeno così capirà di cosa si tratta quando sentirà parlare di zucche!

La maglietta arancione aveva già quindi trovato la sua collocazione! Invece per l'interno delle zucche, proprio mentre stavo andando a comprare il riempimento, mi è venuta l'idea di utilizzare qualche vecchia maglia intima di mio marito ormai ad un passo ad andare in pensione! E non vi dico l'esperienza catartica che è stata farle a pezzetti, ve la consiglio vivamente! Ehehehe!
Comunque, diciamo che mi sono potuta permettere di farlo, visto che avevo già rimediato, comprandogliene qualcuna nuova!


Ma ecco tutto l'occorrente per questo progetto:
- maglietta colorata + altro tessuto di altro colore (per il gambo della zucca)
- cartamodello per le zucche che scaricate da qui (il tutorial è in inglese)
- forbici da carta e da tessuto
- matita
- spilli
- ago con cruna piccola + ago con cruna grossa
- ditale
- filo di nylon o di cotone
- magliette o altro riempimento

Ecco come ho fatto.
- Dopo aver stampato i due cartamodelli, quello per la zucca grande di circa 19 cm di diametro e quello per la zucca piccola di circa 8 cm, li ho ritagliati e li ho messi sopra il tessuto dalla parte del rovescio.
- Con una matita ho tracciato sul tessuto i contorni delle sagome (8 per ogni zucca e 2 per ogni stelo) e con la forbice per tessuto ho ritagliato le sagome
 - Tenendo le sagome insieme con degli spilli, ho cominciato a cucirle dal rovescio (qui potete anche usare la macchina da cucire)
- Quando ho finito di cucire tutte le sagome, ho anche cucito il bordo più stretto della sezione lasciando aperto quello più ampio per inserire il riempimento
- Ho rigirato il tessuto dalla parte del dritto ed ho messo all'interno il riempimento
- Ho cucito tutto attorno all'apertura, sempre dalla parte del dritto, senza fissare il capo iniziale del filo in maniera da poter chiudere l'apertura, tirando il filo ed arricciando il tessuto (vedi foto)
- Ho cominciato a modellare con le mani lungo le cuciture, in maniera da dare la forma alle varie sezioni della zucca
- Utilizzando un ago con una cruna grossa ed un filo più resistente ho cominciato a seguire le cuciture e ad infilzare il tessuto, prendendo anche il riempimento interno, così da evidenziare ancora le sezioni della zucca e da avvivinarmi ancora di più alla forma definitiva
- Terminata la zucca, mi sono dedicata allo stelo cucendone la sagoma e riempiendola come avevo fatto con la zucca
- Ho infine cucito per bene lo stelo alla zucca, sempre utilizzando l'ago più grosso


E voi, preparate qualcosa per Halloween?
 BUONE ZUCCHE A TUTTI!!!

Con quest post partecipo al Linky Party di Alex - Topogina

Mini-canederli allo speck con burro e zafferano

Adesso sì che siamo veramente in autunno, con questo freschino!
Intanto oggi, nonostante la temperatura un po' più bassa, qui è una bellissima giornata con cielo limpido e aria pulita, grazie al vento di questi giorni ed al fatto che è la prima domenica con il blocco delle auto.
Ritornati quindi dal parco, dopo giostrine, scivoli, altalene ed arrampicate varie, ci stava bene mangiare questo piatto sostanzioso, che avevo riservato di fare proprio per quando si sarebbero abbassate le temperature. Io adoro la cucina alto-atesina, oltre alle loro bellissime montagne e vallate!
Per le dosi ed il procedimento ho seguito le indicazioni di ricette.giallozafferano.it. Io però ho confezionato i canederli facendoli un po' più piccoli (4-5 cm di diametro), perchè nonostante il sapore mi sia sempre piaciuto tutte le volte che li ho mangiati, li ho trovati spesso un po' duretti e difficili da mandare giù per via della loro consistenza troppo compatta. Facendoli più piccoli infatti secondo me si sono cotti meglio e sono rimasti un po' più morbidi. Inoltre li ho cotti nel brodo di verdura anzichè di carne, per renderli un po' più leggeri, ed ho deciso di fare una variazione sul condimento e, senza però allontanarmi troppo dalla tradizione, ho voluto utilizzare il burro sì ma insieme allo zafferano.


Mini-canederli allo speck con burro e zafferano (x 4 persone)
2 litri brodo di verdura
200 gr pane raffermo
100 gr speck (tagliato spesso)
150 ml latte
1 cipolla
40 gr farina
30 gr burro + 50 gr per il condimento
2 uova
erba cipollina
prezzemolo
noce moscata
pepe
sale
olio e.v.o.
2 bustine di zafferano in polvere

Ho tagliato il pane raffermo a dadini di circa un centimetro e l'ho messo in una scodella. Ho aggiunto al pane le uova sbattute, con un pizzico di pepe ed uno di sale, e il latte.
Ho mescolato bene e ho lasciato riposare il composto per circa 2 ore coprendolo con un tovagliolo. Durante questo tempo ogni tanto andavo a mescolare il composto di pane, facendo attenzione a rivoltarlo sopra e sotto, per far sì che l'impasto assorbisse bene e in modo omogeneo dappertutto il liquido.
Nel frattempo ho affettato finemente la cipolla e l'ho soffritta nel burro insieme ad un po' di olio extravergine d'oliva. Poi ho aggiunto lo speck tagliato a piccoli cubetti e l'ho fatto rosolare leggermente.
Quando il soffritto si è raffreddato e sono passate le 2 ore, l'ho incorporato al composto di pane aggiungendo anche gli altri ingredienti: prezzemolo ed erba cipollina tritati, noce moscata, ed in ultimo la farina.
Ho mescolato il tutto per bene ed ho fatto riposare ancora per circa mezz'ora il composto, coprendo il recipiente.
Trascorsa la mezz'ora, ho formato con questo impasto i mini-canederli di diametro di circa 4-5 cm.
Per evitare che il composto si appiccasse troppo alle mani, ho seguito le indicazioni date dal sito e le ho bagnate tutte le volte in una scodella d’acqua che avevo accanto.
Una volta confezionati i canederli, li ho fatti rotolare su un piatto con della farina.
Li ho cotti in brodo di verdura bollente per circa 9 min a fuoco basso e li ho scolati una volta che erano venuti a galla.
Il condimento l'ho preparato in una padella a parte stemperando 50 gr di burro fuso con mezzo mestolo di brodo entro il quale avevo predentemente sciolto 2 bustine di zafferano.
Ho preferito mettere il condimento sul piatto al di sotto dei canederli, anzichè condirli direttamente in padella.

Che ne dite?
Qui sono piaciuti un sacco e sono anche riuscita a smaltire il pane avanzato!
E se a casa vi è avanzato qualcosa che non sapete come smaltire, ricordate che trovate altre ricette di riciclo QUI.

Una "sweet packaging" idea tutta pizzi!

Come vi ho già raccontato in altre occasioni, con l'arrivo di Alessio sono cambiate tante cose... in meglio ovviamente. Lo osservo mentre guarda il mondo con i suoi occhi pieni di stupore e come gioisce per le cose semplici e cerco anch'io di vedere il mondo come lo vede lui. Cerco infatti di fare più attenzione a quello che mi sta intorno e mi rendo conto che spesso, presi da tante attività che ci assorbono, ci passano davanti molte cose, senza che le vediamo realmente.

Anche agli oggetti più banali che abbiamo in casa, che abbiamo già utilizzato e che pensiamo abbiano già terminato il loro ciclo di vita, possono invece essere ri-utilizzati e ri-convertiti per nuovi usi.

L'altro giorno infatti avevo preparato quei mini-cheesecakes al pistacchio che volevo portare alla mia amica. Ma non sapevo come fare a portarglieli. Pensa e ripensa, mi cade l'occhio sulla confezione di cartone delle merendine, appena terminate quella mattina a colazione. E se prima mi sarei per esempio limitata a gettarla semplicemente nel secchio della carta da riciclare, adesso guardate un po' cosa mi è venuto in mente di farci! Un pacchetto decorato con balze di pizzo di carta per trasportare i miei dolcetti e per rendere il mio regalino spero più gradito!



Ma ecco l'occorrente per farla:
- confezione di cartone delle merendine
- 2 pizzi di carta rettangolari di cm 40x30
- forbici per carta
- matita
- righello o squadra
- nastro adesivo invisibile
- nastro regalo colorato
- pirottini (per contenere i dolci)
- foglio di plastica trasparente (per chiudere la confezione)
- spillatrice

Ecco come ho fatto.
- Ho preso una confezione di carta delle merendine ed 1 centrino rettangolare di carta
 - Ho ritagliato le strisce di pizzo di carta dal centrino come in foto
- Partendo dal bordo inferiore ho cominciato ad attaccare con del nastro adesivo trasparente le strisce di pizzo, sfalzando la posizione della seconda balza rispetto alla prima
-  Terminate così le strisce di pizzo del primo centrino, mi sono dedicata all'interno, utilizzando il rettangolo centrale del centrino stesso per foderare l'interno della scatola (ma se volete si può benissimo partire da questa fase ed invertirla con quella precedente)
- Ho quindi posizionato la scatola al centro del rettangolo di carta ed con una matita ed un righello ho unito i bordi della scatola con quelli del foglio
- Ho tagliato il foglio con una forbice lungo le righe segnate
- Ho piegato i 4 lembi così come in foto
- Ho posizionato il foglio all'interno della scatola, ripiegando i lembi in modo da rivestire i bordi della scatola
- Con il nastro adesivo invisibile ho fatto aderire i bordi del foglio di carta alla scatola
- Ho misurato, internamente, la distanza dal foglio di rivestimento al bordo della scatola ed, esternamente, la distanza dall'ultima balza al bordo superiore della scatola
- Ho preso un altro centrino rettangolare ed ho tagliato altre due strisce con altezza pari alla misura che mi occorreva per rifinire l'interno e l'esterno della scatola
- Ho posizionato esternamente le due strisce di pizzo attaccandole alla scatola sempre con il nastro adesivo invisibile
- Ho tagliato in diagonale i bordi delle strisce
- Ho ripiegato i bordi delle strisce di carta all'interno della scatola
- Ho preso del nastro adesivo invisibile e l'ho ripiegato come in foto, per ottenere entrambe le parti adesive, l'ho posizionato in varie parti all'interno della scatola, mettendolo al di sotto dell'ultima striscia di carta, così da non farlo vedere
- Ho rifinito la scatola con un nastro da regalo colorato
- Ho messo i dolcetti all'interno
- Ho infine confezionato la scatola con un foglio plastificato trasparente, spillandolo


Con questo post partecipo al Linky Party di Topogina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...