Da foulard a collana

trasformare un vecchio foulard in una nuova collana

Erano anni che non mettevo più questo foulard. Ricordo che l'avevo comprato tanti anni fa a pochissimo con i saldi. In effetti, ad essere sincera non è che fosse tra i miei preferiti neanche quando l'avevo comprato. Essendo di tessuto un po' lucido, faceva molto "effetto vacanze di Natale" ed era un po' lontano dal mio stile; invece mi piacevano i colori che aveva ed il fatto che questi fossero cangianti. Insomma, non è che l'abbia mai sfruttato molto, quindi posso dire che fosse entrato subito di diritto nella lista di cose a cui dare una seconda possibilità.


Insomma negli ultimi mesi, quando è arrivato il "suo momento", sono stata a rigirarmelo tra le mani un bel po', facendogli prendere mille forme, senza che me ne piacesse una. Alla fine mi ero proprio scocciata e, stufa, ho deciso di appenderlo all'appendino della porta di camera in modo che ogni tanto mi cascasse lì lo sguardo, nella speranza di trovare qualche idea; e lì appeso c'è stato un bel po' a prendere pure la polvere, nel frattempo che altri progetti prendevano forma. Speravo di riuscire ad utilizzarlo per farmi una collana da indossare almeno per le feste natalizie, ma niente, non mi riusciva niente di accettabile, solo delle ciofeche che non si potevano guardare. Tanto che alla fine mi sono ritrovata con il foulard ritagliato in mille pezzi e pensavo di averlo rovinato definitivamente...
Ma no, aspetta, mi sono detta! Ed è stato lì che mi è venuta l'idea di cosa fare.
Foulard ridotto in mille pezzi? Ma certo, la De-S-trU-t-Tu-rA-ZiO-nE del foulard!


Bene. Ho iniziato a girare, ad annodare e a cucire tutti quei pezzi, accostandoli accanto insieme per forme e colori e cucendo ed annodando ancora, con un lavorone che non vi dico; così finalmente la collana fatta con quel foulard "sfigato" ha iniziato a prendere forma.


La cosa è durata addirittura qualche giorno con cambiamenti, aggiustamenti e aggiuntine varie, come quella delle perline che creano degli effetti luce.
Ma alla fine, stavolta sono davvero molto contenta del risultato e quel foulard che non mi piaceva tantissimo si è trasformato in una collana che invece fa per me. Voi che dite?


Riguardandola, mi sembra doveroso fare delle citazioni che possono avermi ispirato nelle forme!
Grazie Elena Fiore e grazie Daniela Cerri!

Questa me la metto adesso! Finalmente c'è un bel sole, così si esceeeeeeee!
BUON FINE SETTIMANA A TUTTI! 

Pizzoccheri ai 3 cavoli con pancetta affumicata

Come promesso al post precedente, ecco la mia ricetta "rubata", che ho voluto prendere proprio da Silvia di Mammabook.

Era da un po' che me la guardavo e che ne annusavo l'odorino e ne immaginavo il gusto...
Buonissima! Persino Alessio, di gusti difficili, lo sapete, se l'è pappata alla grande!
Spero che Silvia non se la prenda se ho un po' personalizzato secondo l'ispirazione del momento il suo piatto, fantastico di per sè. Ma lo faccio sempre, è un mio tic, un mio vizietto; a copiare non mi diverto e devo metterci un po' del mio.
Pensando ai cavoli, mi è venuto in mente che questo condimento sarebbe stato bene con i pizzoccheri e poi, come vedrete negli ingredienti, alcuni "cavoli miei" sono un po" diversi dai "cavoli di Silvia". Ahahaha! Inoltre, mi sfiziava avere una nota affumicata, così ho aggiunto la pancetta, invece della versione più "light" (diciamo così) di Silvia che prevede le acciughe; ma come ho detto, la mia è solo una variante alla ricetta originale, che la stessa Silvia ha rubato alla sua mamma, pensate un po' che giri! ;-)


Pizzoccheri ai 3 cavoli con pancetta affumicata (x 4 persone)
400 gr di pizzoccheri
150gr di cavolo verza
150gr di broccolo romanesco
150gr di cavoletti di Bruxelles
100 gr di pancetta affumicata a cubetti
2 spicchi d’aglio
un pezzetto di peperoncino secco
olio extravergine d’oliva
parmigiano grattugiato

In una padella ho rosolato nell'olio la pancetta affumicata a cubetti, poi l'ho scolata dal grasso e l'ho messa da parte. Nella stessa padella ho rosolato gli spicchi di aglio ed il peperoncino (facendo attenzione a non avere il fuoco troppo altro, per non bruciare il grasso rilasciato dal bacon). 
Poi ho aggiunto il misto di cavoli (potete variare proporzioni e quantità secondo i vostri gusti), puliti e tagliati a pezzetti molto piccoli. Ho fatto stufare un po' a secco e, dopo qualche minuto, ho aggiunto un poco d'acqua calda durante la cottura ed ho fatto cuocete finché la verdura non si è bella ammorbidita (per la presenza della pancetta non c'è stato bisogno di usare sale nel condimento).
Ho cotto i pizzoccheri in acqua salata, li ho scolati molto al dente e li ho saltati per qualche minuto nella padella con il condimento. Ho servito caldo con una spolverata di parmigiano.


Con questa ricetta partecipo al "Ruba la ricetta! # 5"


Buon compleanno!

Per i miei 42 (qqqqquantiiiiiii????), 
mi godo un bellissimo w-end fuori porta con i miei due "Ciccini" di casa!
Cosa posso volere di più?
Ciao a tutti amici e amiche, auguro una splendida domenica anche a voi!
Un abbraccio a tutti!




Un berretto ed una sciarpa

Cosa si può fare con un berretto ed una sciarpa?

Coprirsi, certo!
Che domande!

Però anche giocare...

... e magari giocare a fare la rockstar, suonando la nuova chitarra rock!

Wow, che suono deciso ed energico! ;-)
Lo sentite?

E' stato bravo il mio indossatore di eccezione ad interpretare il mio nuovo esperimento, non credete?

Era da più di 20 anni che non toccavo i ferri ed anche 20 anni fa, da totale autodidatta, la mia conoscenza della maglia iniziava e finiva con il dritto ed il rovescio. Così in queste vacanze con un po' di tempo libero in più, un po' di brutte giornate, il freddo e la pioggia battente mi sono convinta che sarebbe stato il momento ideale per ricominciare. Non è mai troppo tardi per imparare qualcosa di nuovo! Non che adesso ne sappia molto di più, ma almeno ora so come si fa a cambiare colore, come fare le diminuzioni e come confezionare in maniera decente, anche se non perfetto, qualcosa di semplice come quello che ho fatto.

Un lavoro appunto molto facile per chi sa lavorare a maglia. Niente punti difficili, solo maglia rasata per la sciarpa e maglia tubolare e a coste doppie per il berretto (con 4 dir. + 2 rov.).
  • Il berretto ha una circonferenza alla base di 50 cm e c'è voluto 1 gomitolo circa di blue navy più un po' di giallo.
  • La sciarpa misura 30x146 cm e ci sono voluti circa 2 gomitoli di blue navy ed un mezzo gomitolo circa di giallo.
Per sciarpa e berretto ho usato i ferri 3,5 e dei filati di lana Merino fine.

Da principiante, anche se sembra calzi tutto a pennello, per il momento non mi sento all'altezza di darvi schemi schemi precisi, specie per il berretto, senza avere la certezza di aver fatto tutto come andava fatto.
Ma se, come me, non avete gli schemi già fatti e decidete di farveli da voi, prima di iniziare tutto il lavoro fate dei campioni con i gomitoli che sceglierete per vedere quante maglie vi occorrono. E se volete imparare, su Youtube c'è di tutto e di più.

Ma la soddisfazione più grande me l'ha data l'"indossatore", che ha dimostrato di apprezzare molto il risultato! Quindi adesso mi sono così gasata che spero di riuscire a fare ancora qualcos'altro del genere prima o poi. L'"indossatore" ha già fatto degli ordini precisi...! Ehehehe ;-)
Ciao a tutti e buona maglia!
Tutte le foto sono soggette a copyright. Non permetto la loro riproduzione per alcun motivo. 

Dolcetti di banana con cereali e cioccolato

Buona domenica amiche e amici!

Come molti di voi sanno, la Kellogg's mi ha accompagnato negli ultimi 3 mesi e con questa terza ed ultima ricetta si conclude per il momento la mia collaborazione con questa azienda. E' stato davvero molto divertente pensare ad usi alternativi dei loro cereali, oltre alle colazioni si intende. Per questa e per le altre ricette, da me ideate e che trovate qui e qui, ho utilizzato i cereali della linea Special K.

Mi dispiace solo di non essere riuscita a centrare interamente l'obiettivo di perdita peso, che mi ero posta all'inizio della collaborazione e che in questi 3 mesi avrei dovuto portare a termine.
Ho perso 3 kg sui 5 che mi ero prefissa. Un po' pochino sinceramente! Eppure sarebbe stata una cosa fattibile, se nel frattempo non fossi stata presa da una nuova situazione lavorativa e avessi dovuto cambiare improvvisamente la mia routine. Pazienza, continuerò a provarci e sono certa che, passato questo primo periodo di assestamento con il nuovo lavoro e passate anche le feste (con tutte le tentazioni che portano), riuscirò a rimettermi in forma come vorrei!

Ma intanto, prima che la Befana porti via tutte le feste e con queste anche gli ultimi bagordi, godetevi questi dolcetti cremosi che si sciolgono in bocca in un solo boccone!


Devo dire che sono riusciti davvero bene... difatti sono finiti subitissimo!
In realtà li avevo fatti in vista delle feste, per avere qualcosa in casa da offrire in caso di visite improvvise. Ma il fatto di averli lì a portata di mano in frigo ha fatto sì che fossero una tentazione non da poco! Come deterrente per non mangiarli subito (chissà se può funzionare?), la prossima volta che li farò penserò a surgelarli tutti e all'occorrenza a scongelarne una parte.

Sì perchè, se vi capiterà di farli, ricordatevi di metterli in frigo, vista la presenza di burro e di ingredienti senza cottura nell'impasto.

 Ma adesso seguitemi nella preparazione che è davvero facilissima.


Dolcetti di banana con cereali e cioccolato
Per l'impasto:
100 gr di mandorle
75 gr di cereali Special K
75 gr di zucchero di canna
50 gr di burro
1 banana
scorza di mezzo limone bio

Per la copertura:
100 gr di gocce di cioccolato fondente
50 gr di burro
35 gr circa di cereali Special K


1.   Con un mattarello ho schiacciato i cereali, messi dentro un sacchetto per surgelati.
2.   Ho frullato insieme la banana, le mandorle, lo zucchero, il burro fuso e la scorza grattugiata di mezzo limone.
3.   All'impasto ho aggiunto i cereali schiacciati ed ho amalgamato bene fino ad ottenere un composto omogeneo, che ho messo in frigo a riposare per circa 1 ora.
4.   Con un po' di olio di semi ho unto le mani e dall'impasto ho formato velocemente tante piccole palline.
5.   Ho preparato la glassa di copertura, facendo sciogliere a bagnomaria cioccolato e burro, ed ho poi passato le palline nella glassa cercando di spalmarla uniformemente.
6.   Una volta che la glassa ha cominciato a solidificarsi, ho passato le palline nei cereali schiacciati ed ho finito di modellare ogni dolcetto schiacciandolo leggermente alle due estremità.

Questo post è sponsorizzato da Special k di Kellogg's.


Tortine con uvetta al Calvados

Buon Anno a tutti! Come state?
Ho fatto ancora un po' di silenzio per dedicarmi a coccolare un po' i miei due uomini di casa e a godermi il nostro stare insieme! Feste molto tranquille e molto casalinghe e, se devo dirvi la verità, era proprio quello che volevo in questo momento.
Ma ora vi mostro qualche coccola che ci siamo fatti!


Sono delle tortine buone buone da godersi al calduccio di casa, accompagnate con una bella tazza di tè fumante. Alessio, amante delle cose semplici, se l'è mangiate di gran gusto preferendole alla grande al posto del panettone, piuttosto snobbato (da lui... non da me, purtroppo!)! 
Vi dico che queste tortine si fanno velocemente e con pochi ingredienti che di solito si hanno in casa, a parte forse per quanto riguarda il Calvados, che conferisce un aroma molto piacevole all'impasto ma che, se non ce l'avete, potete comunque facilmente sostituire con quello che avete.
Allora? Che dite, offro un bel tè anche a voi? Sìììììì???
Allora vado subito a mettere su l'acqua, così ci facciamo una bella chiacchierata! ;-)


Tortine con uvetta al Calvados
100 gr di farina 00
100 gr di amido di mais
100 gr di zucchero
4 uova
25 gr di miele fluido
50 gr di burro fuso
50 gr di uvetta
1/2 tazzina da caffè di Calvados

Ho messo ammollo l'uvetta nell'acqua tiepida per circa 15 minuti, l'ho strizzata e scolata e l'ho messa ammollo nuovamente per altri 15 minuti nel Calvados.
Ho montato a neve ferma gli albumi con metà dello zucchero ed ho lavorato i tuorli con quello rimanente ed il miele, fino ad ottenere un composto spumoso. Ho amalgamato delicatamente i due composti facendo attenzione a non smontarli.
Ho aggiunto la farina e l'amido setacciati mescolando con delicatezza. Ho unito il burro fuso intiepidito e alla fine l'uvetta con un po' di liquore.
Ho versato il composto in singoli stampini ben imburrati ed infarinati ed ho fatto cuocere in forno a temperatura elevata: 200° per circa 12 minuti (il tempo varia a seconda della dimensione degli stampini).

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