Cronaca di un'insolita Stramilano

Che bella che è la corsa. L'espressione più democratica dello sport. Sullo stesso percorso gareggiano le "spider" e le "utilitarie", le "auto d'epoca" e "quelle nuove di zecca", ma i km sono gli stessi per tutti.
Non sei più bravo solo perchè corri più veloce, ma sei più bravo per il solo fatto che corri. Non ci sono sconfitti, tutti portiamo a casa la nostra piccola grande vittoria e il nostro grande bagaglio di emozioni.
E di emozioni ce ne sono state tante!

Alessio potrà raccontare che a 1 anno la sua mezza maratona se l'è fatta tutta! Che soddisfazione!
Ma andiamo in ordine...
Alla partenza ci mettiamo in ultima posizione, senza neanche aver fatto un riscaldamento come si deve, ma con tutta la folla che c'era ritengo opportuno mettermi da parte anche per non rischiare di essere mandata subito a quel paese al grido di "ma dove vai, stattene a casa!"
Metto il berretto ad Alessio, fa ancora un po' freschino. Sarebbero in realtà le 9.40, visto c'è da oggi l'ora legale. Alessio si guarda attorno con il suo solito sguardo curioso e divertito dalla gente e vedo che siamo ricambiati da sguardi altrettanto curiosi e divertiti.
Ecco che si parte. Abbiamo tutto il tempo per riscaldarci ad un'andatura molto lenta, dato che abbiamo davanti a noi una massa di persone che non finisce più.
Rimaniamo al bordo della strada per non essere di intralcio, dal momento che siamo un po' ingombranti, e ci godiamo subito gli apprezzamenti "Vai Alessio! (la targa davanti sul passeggino è servita)... Vai mamma!... Nooooo, con il passeggino????... Incredibile, tanto di cappello!.... Siete forti!... ecc., ecc." Noi rispondiamo ringraziando con un sorriso e il campanello che ho messo sul manubrio.
Adesso capisco quando i veri atleti incitano il pubblico richiamandone il tifo, è davvero una forte carica! La prossima volta che mi capiterà di fare il tifo per qualcuno, lo farò a squarciagola più di prima!
Ci dirigiamo verso Corso Sempione e vediamo già gli atleti professionisti che ci vengono incontro in senso inverso nella corsia parallela alla nostra. Cavoli come sono veloci, sembra che volino! Chissà cosa si riesce a scorgere a quell'andatura?
Io mi assesto subito su un'andatura di crociera che sento di poter mantenere per km senza stancarmi troppo e che mi rende possibile tenere Alessio sotto controllo e possibilmente dargli una sistematina se avesse bisogno. Peccato che non possa vedere che faccia fa ogni volta che passiamo e che lo chiamano a destra e a sinistra. Sento che ogni tanto si fa una risatina e vedo che indica con il ditino.
Dopo un po' nella folla che corre in senso inverso nella corsia accanto, scorgiamo Papino che corre. "Vai Papinoooooooo!!!"
Quando anche noi arriviamo al giro di boa di Corso Sempione, riceviamo i complimenti da un signore, più sull'ottantina che sulla settantina, che corre. Avrei voluto dire "lei che fa i complimenti a me? Ma i complimenti glieli faccio io!". Ma poi mi trattengo, pensando che magari se la potesse prendere a male, credendo che alludessi all'età. Così mi limito a ringraziare.
Oh, adesso che ci siamo scaldati va tutto molto meglio! Passiamo il primo ristoro al 5° km prendendo solo un sorso e ci avviamo verso il cavalcavia in direzione della stazione. Prendo la rincorsa e faccio la salita. Meno male che c'è solo questa!
Continuamo a rispondere e ringraziare con il campanello. Vedo che Alessio ancora non si addormenta. Come potrebbe, se lo chiamano da tutte le parti?!!! Gli tolgo il berretto in corsa, perchè l'aria mi sembra si sia riscaldata, ma dopo un po' me ne pento e glielo rimetto con una strana manovra sempre in corsa. Forse sono io che comincio a sentire un po' di caldo.
Che siamo noi a superare o che veniamo superati mentre si corre, riceviamo i complimenti. Persino la Polizia Locale superandoci con la moto da dietro e vedendo la scritta della maglietta -Io corro con Alessio- si gira verso di lui dicendo "Vai Alessio!"
Prendiamo un po' d'acqua al ristoro del 10° km e continuiamo a fare i viali. Arriviamo in Porta Ticinese e ci dirigiamo verso Viale Papiniano. Siamo già a più di metà del percorso, ma le gambe iniziano a gonfiare, soprattutto perchè la nostra andatura lenta e senza variazione di velocità non permette al sangue defluire come dovrebbe. Mi consolo pensando che due anni fa cominciavo a sentire lo stesso problema, nello stesso punto... e non ero con il passeggino! Cerco di accellerare un po'.
Facciamo Via Foppa e giriamo per Viale Washington. Comincia ad avvicinarsi l'ora di pranzo e gli automobilisti in coda cominciano a sbottare. Si sentono i primi clacson.
Prendiamo un po' d'acqua al ristoro del 15° km. La fatica comincia davvero a farsi sentire. Al 16° km in Piazzale Piemonte c'è una famigliola che fa il tifo per noi. Chiedo di fare qualche preghiera per noi, visto che mancano ancora 5 Km! Sento che le gambe gonfie cominciano a frenarmi un bel po', ma stringo i denti e vado avanti.
Passata la Fiera c'è l'ultimo spugnaggio, decido di bagnarmi le gambe per cercare sollievo. E così è, anche se rischio di farmi venire qualche crampo visto che si è appena alzato un leggero venticello e si è abbassata la temperatura. Finalmente Corso Sempione!
L'Arco della Pace in lontananza mi sembra un miraggio, ma sono gli ultimi km anche se i più lunghi e i più duri. Infatti una volta girato per Via Melzi D'Eril comincio a sentirmi meglio e ad assaporare la soddisfazione dell'arrivo. Dalla felicità cominciamo a scampanellare a più non posso all'entrata del Parco Sempione! Ecco l'Arena e il 21° km. Ce l'abbiamo fatta! Dove sei Papino? Mancano altri 97 metri e lo vediamo all'arco del traguardo.
Siamo così presi dal saluto che non ci accorgiamo che nel frattempo lo speaker è sceso dalla vedetta e che ci aspetta anche lui. Quando mi volto verso l'arrivo, rischio di metterlo sotto con il passeggino! Mi chiede come mi chiamo e come si chiama il bimbo e ci fa i complimenti!
E' finitaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!
REAL TIME 2.23.05 h
Considerando che prima della gravidanza, con un po' più di allenamento, con qualche chilo in meno e senza passeggino, 21 km li facevo in circa 2 h mi ritengo più che soddisfatta!
Alessio si è comportato da manuale! Con lui siamo persino andati a mangiare al pasta party.



Per adesso ci sono solo le foto dell'arrivo. Appena riesco a trovarne qualcuna mentre siamo in corsa, le metto.
GRAZIE A TUTTI PER IL TIFO!!!

Torta yogurt e frutta

Nel frattempo che racimolo le idee per farvi una cronaca della bellissima domenica che abbiamo trascorso ieri e di come il più giovane runner della mezza maratona è arrivato al traguardo acclamato ed applaudito come se fosse Baldini, vado in ordine di tempo e vi racconto cosa è successo sabato pomeriggio.

Avete mai festeggiato il vostro compleanno per ben 3 volte?
Noooooo???
Neanche io! Ma Alessio sì!!!
La prima volta è stata in famiglia, la seconda con gli amici di famiglia e la terza finalmente con i suoi amici!
L'idea non è stata mia, ma di un'altra mamma molto carina che ho conosciuto al corso pre-parto. La sua bambina è nata due giorni prima di Alessio. Poi si sono aggiunte altre due mamme con bimbi nati a marzo, così abbiamo affittato per tre ore un asilo nido ed invitato altre mamme e papà con bimbi.
E' stata una bellissima festa in un luogo ideale, i bambini erano entusiasti, si sono divertiti tantissimo e non sono stati fermi un attimo.
Alessio è crollato felice a casa e ha finalmente dormito tutta la notte (ideale per quello che dovevamo fare l'indomani, considerata anche l'ora legale).
Questa è la torta che ho preparato per il compleanno dei nostri 4 fanciulli e fanciulle!


Come base ho usato la solita ricetta che uso da anni e che mi ha dato mia cognata.
Si tratta di una torta allo yogurt, di una facilità estrema e di sicura riuscita meglio di una torta Cameo! Vi assicuro che è a prova dei più sprovveduti in cucina, perchè non si pesa niente e si usa il vasetto dello yogurt svuotato per dosare tutti gli altri ingredienti e poi basta semplicemente mescolare insieme gli ingredienti ed il gioco è fatto. Inoltre la si può utilizzare così com'è spolverandola solo con zucchero a velo o farcirla a piacimento. L'impasto è così versatile che, aggiungendo altri ingredienti, può tranquillamente diventare una torta di mele, un plum-cake con frutta secca, una torta con scaglie di cioccolato e così via.
Magari in altri post, proverò a fare altre applicazioni di questa ricetta, ma intanto ve la do.

Torta allo yogurt (dosi per uno stampo di 24 cm di diam.)*
3 uova
1 vasetto di yogurt da 125 gr (bianco o aromatizzato)
3 vasetti di farina
2 vasetti di zucchero
1 vasetto di olio di semi
1 bustina di lievito
aroma di vaniglia o scorza di limone

In una terrina si rompono le 3 uova, si svuota il vasetto di yogurt e lo si utilizza per dosare gli altri ingredienti. Si mescola tutto, si aggiunge la bustina di lievito, eventualmente gli aromi e poi si inforna il tutto a 180° per circa 20 min.

Per farcire la torta ho fatto una crema senza uova con i seguenti ingredienti:
Crema al latte e vaniglia
500 ml di latte
100 gr zucchero vanigliato
50 gr di maizena
50 gr di burro
aroma di vaniglia

Ho fatto sciogliere il burro piano piano e l'ho mescolato alla maizena con un cucchiaio di legno, come se dovessi fare una besciamella. Poi ho messo il latte freddo e mescolato il tutto senza fermarmi a fuoco moderato. Appena la crema comincia a rapprendersi, si abbassa la fiamma. Dopo che la crema arriva ad ebollizione, si continua a mescolare per qualche minuto e si spegne.

* Per la torta che ho fatto stavolta e che vedete in foto, le dosi sono ovviamente raddoppiate per l'impasto e triplicate per la crema, dato che ho farcito lo strato interno e quello superiore della torta. Nello specifico ho usato uno stampo quadrato di 24x24 cm. La torta è rettangolare, perchè l'ho composta appositamente, accoppiando 2 basi di torta, sfalsandone gli strati.
La guarnizione è composta da:
- frutta fresca (fragole, ananas, kiwi e banane)
- colla di pesce (per rendere lucida la frutta)
- pavesini
- marmellata + crema al latte (da spalmare tutt'attorno al bordo, così da fare aderire i pavesini)
- fiocco rosso di tulle

Con questa ricetta partecipo al Linky Party di Alex - Topogina


Passeggino Pettorale Maglietta - La nostra Stramilano 2011

Eccoci, è tutto pronto.
Bene o male sono riuscita a fare quasi tutto quello che speravo in questa settimana, tranne andare in piscina. In compenso ho fatto 2 bei pediluvi in acqua fredda, tanto servono anche quelli... Ah-ha, prendiamola a ridere!
Non potendo contare sulla prestazione, nè tanto meno su un allenamento decente, sarà un bel gioco anche se molto molto faticoso! 
Sono già molto contenta così, per essermi lasciata alle spalle mesi e mesi di nottate insonni dopo la nascita di Alessio e per aver ripreso una cosa che mi piace fare. E poi volete mettere la soddisfazione di portare al traguardo il "più giovane runner della mezza maratona"?

L'unica cosa che non avevo previsto in questa settimana era l'ennesima visita specialistica ("visita generale di medicina fisica e riabilitativa") di ieri, prenotata addirittura da fine ottobre per continuare o meglio cominciare a capirci qualcosa sul perchè mi tira sempre il tendine della gamba sinistra, all'altezza dell'inguine. Insomma la faccio breve: quando chiedo se il disturbo è dovuto alla scoliosi, il medico mi dice: "ma signora, ce l'abbiamo tutti la scoliosi, ce l'ho pure io!". Poi dopo avermi chiesto "le fa male qui? Qui? E qui?", sento tutto d'un tratto uno scrocchio generale di ossa... Era la sua magica manipolazione sulla mia schiena! RISULTATO: IL TENDINE MI TIRA PIU' DI PRIMA E MI RIFA' MALE LA SCHIENA! Lì per lì non me ne ero resa conto e con la sua convinzione aveva quasi convinto anche me dei benefici della sua manovra. Sicuramente stavo meglio prima...
Adesso continuo a fare i miei esercizi yoga, che è meglio. Quelli sì che sono magici e che rimettono in sesto!

Vabbè, bando alle chiacchiere e passiamo ai fatti.Guardate un po' l'allestimento del passeggino di Alessio!
  1. Nuovi pupazzi di pezza con carillon per rendere Alessio impegnato durante la corsa (ma tanto sono sicura che sarà già impegnato e si divertirà un mondo a vedere tutti noi sgambettare e sudare!)
  2. Targa fac-simile auto con scritta Alessio, luogo ed anno di nascita
  3. Specchietto retrovisore e campanellino
  4. Nastri colorati che svolazzano correndo e fanno scena


Poi c'è la maglietta. Bianca sul davanti, dove va il pettorale e con la scritta sul retro:
IO CORRO CON ALESSIO - creamamma.blogspot.com 

Che ne dite? Possiamo andare?

21,097 KM con partenza da Piazza Castello alle ore 10.45
Arrivo all’Arena Civica

In bocca al lupo a me e a tutti i partecipanti!

Settimana di scarico prima della mezza maratona


Come da copione è arrivata la settimana di "scarico" prima della Stramilano di domenica prossima.

Il problema è che non ho caricato un bel niente (ma non lo dite a nessuno)!!!

Non voglio trovare scuse, ma il tempo disponibile per raggiungere un livello decente di allenamento, riprendendo a correre solo da metà gennaio e partendo dalla mia condizione iniziale, era già poco di per sè. Poi hanno fatto la loro parte le varie influenze, i raffreddori, i maldischiena e non da ultimo i vari diluvi di questo inverno che non vuole finire mai.
Così mi è scivolato il tempo sotto il naso.
- Avrei dovuto fare almeno qualche lungo fatto per bene... Ritagliarmi almeno 2-2.30 ore di seguito??? Macchè, veramente troppo; non sono riuscita a correre per più di 13 km di filato.- Avrei dovuto fare, non dico qualche ripetuta, ma almeno qualche fartlek o qualche progressivo... Voglia zero e mancanza di concentrazione!
Beh, i conti sono ormai fatti. Quel giorno non mi resta che appellarmi:
  • alla forza della mente
  • ad Alessio, sperando che tutto il tempo si faccia un bel sonnellino nel passeggino e che non mi faccia fermare
  • alle persone lungo la strada: "Fate il tifo per una povera mamma trafelata, che corre con il passeggino!!!"
In realtà le cose che potrei fare in quest'ultima settimana per ottimizzare quel poco di condizione fisica che ho al momento sono ancora tante, anche se non è detto che riesca a farle!
Dovrei o meglio potrei:

  1. fare almeno 3 sedute di corsa lenta (ma già sono lenta di mio e per questo non ci dovrebbero essere grossi problemi!)
  2. andare in piscina per sciogliere le tensioni che ho soprattutto alla schiena (difficile... troppo tempo tra andare e venire!)
  3. fare un po' di yoga a casa per allungare e per sciogliere le articolazioni (possibile... ho scoperto una sequenza magica di esercizi, che dopo averla fatta sembra che ti abbiano fatto un bel massaggio come si deve!)
  4. dormire di più (difficile... Alessio non è un dormiglione nè di giorno, nè di notte, ma in realtà neanche io lo sono!)
  5. fare più attenzione all'alimentazione, arrivando quel giorno con lo stomaco vuoto ma con riserve energetiche piene (possibile... farò una settimana di "mea culpa" ruminando con il pensiero qualche dolcetto!)

Beh insomma, vedremo cosa riuscirò a fare.
A presto con nuove, spero good news!
Fatemi un bell'"inboccaallupo"!

Un portachiavi per papà

Questo è il primo regalino di Alessio al suo papà. 
Un regalino simbolico per far sentire il Papino ancora più speciale e dimostrargli tutto l'affetto! Un portachiavi per la sua macchina, con l'impronta della sua manina ed un cuore.

Abbiamo preso l'idea da qui, che abbiamo poi personalizzato a piacere nostro e con quello che avevamo in casa.
I passi sono stato questi:

  • Alessio ha gentilmente prestato l'impronta della sua manina, prontemente da me catturata con un pennarello su un foglio A4
  • sullo stesso foglio ho disegnato un cuore
  • ho preso 2 piatti di plastica colorati ed ho attaccato con l'adesivo su ognuno le sagome della manina e del cuore
  • ho ritagliato le sagome con una forbicina ed le ho forate entrambe
  • ho passato dentro i fori un nastrino di raso al quale ho attaccato un anellino per le chiavi.
Ed ecco che siamo pronti per andare a fare un giro in macchina!
Speriamo che papà apprezzi l'aspetto simbolico di questo lavoretto... un giorno o l'altro lo rifaremo con materiali più duraturi.
Papà sei forte!
E mentre che ci siamo, facciamo tanti auguri a chi papà lo è già, a chi lo è appena diventato e a chi lo diventerà!
Con l'occasione gli auguri sono ovviamente estesi anche a tutti i Giuseppe, Peppe, Beppe, Pino, Pippo, Pippuzzo e Pippetto e a tutte le Giuseppine, Giusy, Pine e Pinucce!!!

Che fine ha fatto la corsa?

Faccio un po' il riassunto delle puntate precedenti... La scorsa settimana in trasferta siciliana si era aperta molto bene. Nonostante abbia ripreso a correre con una certa periodicità solo da gennaio, c'erano tutte le premesse per fare un buon allenamento e per testare se effettivamente sono ritornata ad avere i km sulle gambe:
  • meno cose da fare e da pensare
  • nonni disponibili a tenere il nipotino
  • aria buona, giusta temperatura e bel tempo
  • un bellissimo percorso sul lungomare catanese fino ad Acicastello, con qualche leggera salita, anche se un po' carente per quanto riguarda l'illuminazione e i marciapiedi
  • fontanella con acqua fresca e vista sui faraglioni di Acitrezza a metà del percorso.

Meglio di così!
Acicastello
Acitrezza
Le prime sedute sono andate piuttosto bene, tanto che progettavo di chiudere la settimana con 60 km.

Poi però mi sono fatta prendere dai bagordi, è arrivato il maldischiena per aver cambiato letto, l'ennesimo raffreddore ed il cattivo tempo. Così ho chiuso la settimana con 44 km all'attivo suddivisi in 4 uscite.

Il bilancio è tutto sommato discreto per la condizione attuale. Il fiato ce l'ho, le gambe reggono ma ho ancora bisogno di tempi di recupero abbastanza lunghi soprattutto facendo percorsi con qualche salita.

Il fatto che non abbia potuto correre i km che speravo è stato quindi un bene.

E poi c'è il solito problema della schiena, che si ripercuote sul tendine della gamba sinistra, che tira sempre... Mi rassegno a conviverci oramai! Maledetta scoliosi. Avrei bisogno di un ciclo strong di fisioterapia (strong anche per le tasche!).
Beh, invece di intensificare gli allenamenti a distanza di 10 giorni dalla mezza-maratona, non mi resta che intensificare l'aspetto goliardico della corsa!
Sto già studiando come fare la maglietta e l'allestimento del passeggino.
Quindi a breve aspettatevi nuovi aggiornamenti.
Ah dimenticavo una cosa importante: tengo a precisare che il giorno della Stramilano partirò l'ultima degli ultimi, per non intralciare chi questa corsa la vuole fare sul serio e portare a casa un risultato, indipendentemente dai tempi.
Per me l'unico risultato che tengo a raggiungere quel giorno è di portare al traguardo Alessio!!!

Polpette speziate di grano saraceno, sgombro e piselli

Con questa ricetta rispondo con piacere all'invito di Sonia del blog http://sunflowers8.blogspot.com/ a partecipare al suo contest.

                                        

Si tratta di un'iniziativa volta ad informare e sensibilizzare su una malattia poco conosciuta, ma che colpisce 3 milioni di persone in Italia, l'endometriosi. Per saperne di più andate sul suo sito.
Le persone affette da questa malattia possono svolgere una vita più normale e limitare i disturbi, avendo un'alimentazione mirata, con elevato apporto di fibre e limitato consumo di grassi e di zuccheri semplici.

Ma ecco la ricetta da me ideata, pensando proprio ad una combinazione che avesse queste prerogative e privilegiando l'apporto di omega 3.
Mamma mia che emozione, il mio primo contest senza neanche avere un blog propriamente di cucina... Spero di esserne all'altezza!
Una cosa è certa: per stasera è già pronta una cena buona, sana e anche un po' insolita!

Polpette speziate di grano saraceno, sgombro e piselli su dadolata di verdure al vapore
Ingredienti (x 2 persone/ 10-12 polpette)
50 gr grano saraceno
50 gr piselli secchi
brodo di verdura (non salato)
1 scatola di sgombro al naturale da 90 gr
1/2 cipolla
3 acciughine sott'olio (sgocciolate)
coriandolo
cumino
paprica
1 uovo
pangrattato
olio extra vergine
salsa di soia

1 zucchina
1 carota
un pezzo di zucca
qualche rosetta di cavolfiore


Ho fatto rosolare la 1/2 cipolla in acqua con un po' d'olio finchè non si è ammorbidita. Poi ho aggiunto i piselli secchi, dopo averli sciacquati bene in acqua, li ho fatti tostare ed ho aggiunto un po' di brodo caldo. Ho proseguito la cottura per 15 min e poi ho aggiunto il grano saraceno.
Il procedimento è lo stesso del risotto anche se i tempi sono un po' più lunghi (circa 40 min), ma si può usare la pentola a pressione.
Ho fatto raffreddare il composto, che nel frattempo si è ancora rappreso. Ho aggiunto lo sgombro sgocciolato e le acciughine, disfacendoli con una forchetta.
Ho unito le spezie: paprica, cumino e coriandolo (le dosi sono soggettive). Non ho utilizzato sale.
Ho fatto delle palline che ho passato 2 volte nell'uovo sbattuto e nel pangrattato. La panatura è venuta spessa ma non troppo.
Ho messo le polpette in forno a 180° per circa 20 min fino a farle dorare.
Nel frattempo ho preparato una dadolata di verdure al vapore (zucchina, zucca, carota e cavolfiore), sulla quale ho poi adagiato le polpette.
Per il condimento ho preparato un'emulsione di olio, salsa di soia e prezzemolo. 

Continuano i festeggiamenti...

Scusate se sono stata un po' latitante, ma la settimana di festeggiamenti per il 1° compleanno del Buffacchiotto continua.
La prima vera festa però, con tanto di festoni, palloncini, trombette, candele con i fuochi di artificio e carillon (grazie zia!) frizzi e lazzi, l'abbiamo fatta ieri, così di sabato sono potuti venire tutti.


Sono proprio contenta! Non posso descrivere le espressioni di Alessio, le terrò strette nella mia memoria. Cosa c'è di più bello nel fare felice un bambino? Era così contento che ha resistito a giocare vispissimo fino a sera tardi, mentre tutti eravamo stracotti e mancava solo che ci cantasse lui la ninna nanna!
Mi chiedo solo cosa dovrò inventarmi quando torneremo nuovamente a casa!

Stavolta in cucina non ho fatto niente (anche perchè si è rotto il forno!). Del resto qui in Sicilia, a casa dei nonni, siamo nel regno della tavola calda e della alta pasticceria: sarebbe stata una sfida persa in partenza!
E poi non potete immaginare com'era buona questa torta. Pan di spagna, crema pasticcera, panna e fragoline di bosco, una vera squisitezza!



Grazie Sicilia!

Un anno di pura bellezza

Ecco, ci siamo! 
Oggi è il primo compleanno di Alessio.

Che sensazione strana: da una parte quest’anno così denso di sensazioni e cambiamenti continui sembra essere volato, dall’altra sembra che Alessio sia con noi da una vita.
Ma è facile cadere nella retorica quando si parla dei propri figli, quindi scrivo solo qualche parola di augurio.
Cosa augurare dunque ad un bambino di appena 1 anno?
  • Di conservare dentro di se il bambino che è adesso anche quando bambino non lo sarà più.
  • Di mantenere la curiosità, la spontaneità, la capacità di stupirsi e di gioire per le piccole cose, come solo i bambini sanno fare.
  • Di essere generoso con se stesso e con gli altri.
  • Di tendere per primo la mano, prima che siano gli altri a tenderla.
  • Di essere sensibile.
Tutto il resto viene da se…

TANTI AUGURI BUFFACCHIOTTO!!!

Delle zampe degne di un vero leone!

Avevo detto che non mi ero spinta mai oltre il “mondo dell’orlo dei pantaloni”? Ecco che mi si presenta davanti la prima mia piccola prova di cucito…
Alessio, ragazzo fortunato, possiede il suo costume in maschera addirittura da prima di Natale. E che vestito in maschera! La nonna si è proprio impegnata ed ha trovato un bellissimo costume da leone.
E allora?
Beh, mancava solo l’ultimo tocco, quel certo “nonsocchè” per completare l’insieme.
Così anche se le sue nuove scarpine si adattano al colore del costume perfettamente, ho deciso di fare dei copriscarpe di pelliccetta.

Peccato che piova puntualmente, ogni volta che il leone della foresta deve uscire di casa. Effettivamente per lui si addice il caldo, ma per fortuna qui c’è il Carnevale Ambrosiano che dura di più, così avrà ancora altre occasioni per poter sfoggiare la sua criniera! Grrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr!!!

Da totalmente inesperta, descrivo brevemente come ho fatto.

  • Ho modellato un foglio A4 sulla scarpina, come se la si dovesse incartare. 
  • Poi ho tagliato le parti superflue e ho ricavato una sorta di carta modello. 
  • Su di questa ho ritagliato il pezzo di pelliccetta, perfezionandone la forma ancora con la forbice direttamente sulla scarpina.
  • Ho messo uno strap adesivo sul retro e ho attaccato con una spillatrice un elastico all’altezza del tallone al di sotto della suola della scarpa per non fare scivolare il copriscarpe.
  • Poi ho rifinito tutto il bordo del copriscarpe con l'adesivo invisibile, per far sì che il tessuto non si smagliasse ed ho rinforzato la parte a contatto con la suola con del cartoncino, attaccandolo con la colla a caldo.
  • Infine ho disegnato gli artigli, che ho poi evidenziato con delle cuciture.

Ecco i vari passaggi ed il risultato finale.

 




Ed io che sono sempre passata indenne al Carnevale tra un misto di fastidio ed indifferenza…
Adesso non vedo l’ora di portare in giro il leone!!!

Torta doppio cioccolato e philadelphia

Avevo immaginato diversamente l’aspetto di questa torta dall’impasto già collaudato.
Ma poi le circostanze mi hanno fatto cambiare idea. Così mi sono convinta a sfruttare al massimo le virtù del cioccolato ed i suoi effetti benefici sull'umore, utilizzando il cioccolato fondente e quello bianco anche per la glassa esterna.


Di sicuro e a maggior ragione per la glassa esterna, questa torta dal carattere strong non è fatta per chi bada alle calorie, però basta mangiarne un piccola fetta e l’appagamento e la gratificazione sono assicurati al 100%!

Per una mia amica, con l’augurio che questo brutto periodo passi presto…

Torta doppio cioccolato e philadelphia

Impasto
125 gr di Philadelphia
125 gr cioccolato fondente
70 gr burro
70 gr zucchero
2 uova
100 gr farina
1 cucchiaino di lievito in polvere
1 bustina di vanilina
sale

Ho fuso il cioccolato a bagno-maria. Ho lavorato il burro con lo zucchero.
Ho aggiunto il Philadelphia, la vanilina, le uova.
Poi ho unito il cioccolato fuso, la farina setacciata, il lievito e un pizzico di sale.
La torta non lievita molto quindi, con queste dosi, non utilizzate tortiere troppo grandi.
Si mette in forno a 180° per circa 20-25 min.

Attenzione a non fare prendere troppo colore alla torta: le torte a base di cioccolato appena superano il giusto grado di cottura prendono subito un po’ di amaro.

Per la decorazione
100 gr di cioccolato fondente
50 gr di cioccolato bianco
farina di mandorle

Ho fuso a bagno-maria i due diversi cioccolati.
Ho versato quello fondente sulla torta e con l’aiuto di una spatola ho ricoperto tutta la torta.
Ho preso un sacchetto piccolo per surgelati e mi sono ricavata un sac a poche, facendo un piccolo foro sul bordo inferiore (utilizzo questo sistema perché così posso variare a mio piacimento il diametro del foro).
Ho messo il cioccolato bianco fuso nel sac a poche ed ho fatto delle righe parallele.
Poi con uno stecchino, ho fatto delle righe nel senso inverso. (La descrizione di questo sistema di decorazione si trova ovunque.)
Attenzione ad essere veloci ed a non aspettare che il cioccolato fondente cominci a solidificarsi, altrimenti il disegno non viene bene.
Infine ho versato il cioccolato bianco rimasto tutto attorno, cosicchè potessi rifinire la decorazione con della farina di mandorle.

Avrei potuto essere più precisa, ma considerando che era la prima volta che mi confrontavo con questo tipo di decorazione, diciamo che non è andata poi così male!

L’altra volta con l’impasto di questa torta avevo composto un piatto dolce per San Valentino (2010). Ecco la foto.
Per completezza, vi descrivo il piatto:
  • Tortino di cioccolato e philadelphia con crema pasticcera e decorato con scorzette d’arancia
  • Biscotto allo zafferano a forma di cuore
  • Spicchi di pere al cioccolato
  • Palline di ricotta con pistacchi, noci e arancia candita

Belle sensazioni dopo la corsa al parco


Le gambe giravano ieri sera! Con mio grande stupore, visto che ultimamente non sto riuscendo ad andare a correre come vorrei e come dovrei, considerando l'avvicinarsi della Stramilano.
Ma gli impegni sono tanti e riuscire ad incastrare anche questo è veramente difficile.
Poi il tasso di "mammite" di Alessio, che di solito è sempre acuto, la sera aumenta in maniera esponenziale, così mi viene proprio difficile lasciarlo (cuore di mamma!).
Inoltre chissà perchè, basta che salti una sessione, la volta dopo è ancora più dura ritrovare la motivazione.

Anche se non sempre funziona, quando si ha davanti una montagna di cose da fare, mi faccio una lista mentale sui motivi per cui è meglio andare e i motivi per cui è meglio rimanere e la lista dei primi è sempre più lunga e convincente! 
E poi, oltre ai benefici che derivano dall'andare a correre c'è anche il fatto che in quest'ora puoi veramente staccare la spina. Allora la mente vaga come e dove vuole, ascoltando il corpo. E' proprio in quest'ora che spesso mi vengono delle idee e mi si chiariscono delle cose. Insieme alle calorie si bruciano i vecchi e fastidiosi pensieri e si fa spazio ad una nuova linfa... una sorta di vero e proprio rinfrescante e rigenerante cerebrale!

Quindi non penso neanche a quello che riuscivo a fare 2 anni fa in vista della mezza maratona. Adesso è tutto diverso, ma i bilanci sono ugualmente più che positivi. Mi trovo in un periodo di grande floridezza a livello mentale, riesco a fare una varietà di cose che prima non avrei immaginato, affrontando meglio la stanchezza.

Sarà che vedere Alessio che cresce così bene, così sereno, allegro, vivace e giocherellone mi mette addosso una grande carica.
Non è retorica quando si dice che i figli ti cambiano la vita. Di certo non te la semplificano ma non è mica detto che le cose semplici sono sempre le migliori!

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